Stefano Lecchi, 1849, carta salata da calotipo, 217x161 mm.
Iscrizioni: (verso) a matita blu-violacea al centro “Calandrelli” e in alto a destra “40”, a inchiostro sulla destra in verticale “S. Lecchi”, al centro timbro tondo a inchiostro blu “B.V.E.”, di lato a sinistra timbro numerico a inchiostro blu “961378”.
Casino di Raffaello a Villa Borghese (citato anche come Villa Olgiati) Sulla carrozza una signora e forse un bimbo; a cassetta un uomo e un ragazzo. Il casino fu distrutto durante la fase organizzativa della difesa della Repubblica.
Biblioteca di Storia moderna e contemporanea Ft.A.40
Citazione bibliografica
«[…] alle Ville Borghese, Patrizi, e Albani; tutti i muri fuori le porte, demoliti; gli alberi tagliati, alla distanza di un miglio dalle porte le case atterrate, e i muri interni munito di innumerevoli feritoje». Lancellotti, Diario della rivoluzione di Roma..., p. 126-127. «[…] nel raggio di circa mezzo miglio intorno alla città quasi tutte le case di campagna vennero quali prima, quali dopo interamente atterrate. Né alle case soltanto limitaronsi le devastazioni. […] [tra le] più notevoli […] La villa Borghese ed i casini compreso quello di Raffaello». Spada, Storia della rivoluzione di Roma..., p. 480.