Stefano Lecchi, 1849, carta salata da calotipo, 162x224 mm.
Iscrizioni: (recto) in basso a destra filigrana “CANSON”; (verso) a matita blu-violacea al centro “Calandrelli” e in alto a destra “2”, a inchiostro in basso al centro “S. Lecchi 1849”, al centro timbro tondo a inchiostro blu “B.V.E.”, di lato a destra timbro numerico a inchiostro blu “961374”.
Interno della Porta S. Pancrazio. A sinistra è visibile l’ingresso di villa Spada, a destra il muro di cinta di Villa Savorelli. Accanto al cancello di Villa Spada si notano due ragazzi, probabilmente gli stessi osservabili accanto al cannone nella fotografia n. 20.
Biblioteca di Storia moderna e contemporanea Ft.A.2
Citazione bibliografica
Il 3 giugno «i nostri stavano sulla porta di S. Pancrazio a disfarne il ponte levatoio, e su una piattaforma dove era un cannone v’era Garibaldi col colonnello Galletti ed il maggiore Romiti […] frattanto arrivarono i garibaldini ed alcune compagnie della legione di Manara. Sortirono dalla porta e si schierarono sotto il Vascello, in attesa delle munizioni che vennero portate su di un muletto, […] arrivava fra noi don Michelangelo Caetani che en amateur veniva a godersi la battaglia. Questo accadeva sotto il sole di giugno tanto sensibilmente bruciante». Costa, Quel che vidi e quel che intesi, p. 63-64.