Monte del Purgatorio

Immagine della tavola 'Monte del purgatorio'

 

Quanto è alta la montagna del Purgatorio?
Dante dice che Ulisse l’avvistò al passaggio dell’equatore, e gli parve alta tanto quanto veduta non n’aveva alcuna (Inf. XXVI, 134-135). Per essere vista da quella posizione, tale cima doveva essere alta almeno 9/100 del raggio terrestre, e cioè (in base alla misura che i dotti del tempo attribuivano a tale grandezza) circa 300 miglia.

Il masso del Purgatorio, che nell’ideazione dantesca si formò coi materiali sfuggiti dall’interno della terra alla caduta di Lucifero, deve aver un volume corrispondente al cavo dell’inferno. Ebbene, […] i dati che egli ricorda sulla lunghezza in giro della nona e della decima bolgia, ed altri elementi ancora, permettono di provare l’eguaglianza di volume tra il cavo dell’inferno e quel monte di 300 miglia d’altezza, che quasi tocca la sfera del fuoco.

(Il Grande Sion, il Sinai e il piccolo Sion, p. 20).

Nella successiva opera Origine, sito, forma e dimensioni del monte del Purgatorio, il Benini rivede la sua posizione, sulla base di alcune annotazioni di carattere astronomico presenti nel poema. Secondo questa nuova versione, la porta del paradiso sarebbe posta a 115 miglia di altezza (il che giustificherebbe l’osservazione di Dante secondo cui, vista da lì, la luna quasi a terza notte tarda / facea le stelle a noi parer più rade, Purg. XVIII, 76-77); il paradiso terrestre invece andrebbe posto ad un’altezza di 147 miglia.

La sua circonferenza alla base doveva essere anch’essa di circa 468 miglia, e avere un diametro di circa 147 miglia, creando quindi un cono perfetto, con diametro di base ed altezza identici.
L’isola, che avrebbe 73 miglia ½ di raggio, sarebbe grande una volta e mezza la Sicilia e quasi la metà dell’Irlanda. E’ detta però un’isoletta (Purg. I) in confronto con la maxima insula costituita dal quarto terrestre con le terre emerse.

L’atmosfera, fino all’altezza di 112-113 miglia romane (corrispondenti alla porta del Purgatorio), è sottoposta a venti, pioggia, neve e grandine. Dalla porta del purgatorio fino al Paradiso terrestre c’è un secondo strato di aria purissima e immobile; nel Paradiso terrestre c’è aria ancora più pura, partecipante al girare dei cieli: percossa dall’aria in moto da oriente a occidente abbandona alla terra semi d’ogni specie, che i venti delle zone inferiori disperdono rivestendola di piante

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