Quando nacque Cacciaguida trisavo di Dante e quando morì Alighiero suo figlio, secondo nuove vedute di astronomia dantesca: nota
Milano, Hoepli, 1950, 33 p., 24 cm. Estratto da: Rendiconti, Istituto lombardo di scienze e lettere, v. 83, 1950. Adunanza del 12 gennaio 1950. BENIN.2965/59 C.Msc.II.1509 Misc.323.7
Pavia, Tipografia del libro, 1950. 32 p., ill., 24 cm. Estratto da: “Studi letterari filosofici storici, Studia Ghisleriana”, serie 2., v. 1. BENIN.2965/59
Il 1091, comunemente accettato quale anno di nascita di Cacciaguida, deriva da un calcolo avente per base i 687 giorni che il pianeta Marte impiega per ritornare allo stesso punto di partenza dell’orbita sua. Ma non si è tenuto conto del fatto che le stelle della pianta del Leone, sotto cui il pianeta viene ogni fiata a riprendere calore, si spostano verso oriente, insieme a tutto il cielo stellato, d’una quantità che al tempo di Dante stimavasi di un grado ogni cento anni. Sicché il pianeta, per rimettersi in linea con la terra e le stelle del Leone, nel frattempo spostatesi, doveva aggiungere ai 687 giorni del suo giro normale un tempuscolo, che diventa un tempo apprezzabile nel lunghissimo intervallo dall’Incarnazione di Gesù alla nascita di Cacciaguida. In breve devesi considerare l’anno siderale di Marte. Il calcolo, così emendato, stabilisce la nascita di Cacciaguida nel 1110; la qual data fa sparire tutte le incongruenze e inverosimiglianze.
Sintesi di R. Benini, in: Dante tra gli splendori dei suoi enigmi risolti, nuova ed., Roma 1952, p. 294.