Il Cinquecento: grani, farine e pane

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Da diversi studi si apprende che nel Ducato di Milano la produzione cerealicola è piuttosto rilevante, e numerosi sono i mulini per macinare il grano, grazie anche alla ricchezza di corsi d’acqua. All’introduzione del grano in città seguono la compravendita nel mercato del Broletto, la panificazione e la vendita del pane.

Il pane è essenzialmente di due qualità: bianco di fiore di farina (prodotto in città per la vendita, e calmierato a meta), e di mistura, composto da frumento, segale e miglio (pane tipico dell’autoconsumo contadino, panificato in casa e poi cotto presso i prestinai). 

pani

dettaglio da David Teniers le Jeune (1610-1690), Les travaux de sept Corporal Mercy,
Londra, Dulwich Picture Gallery (immagine libera da copyright)