La Fiera di Ancona

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Nel pieno periodo dell’affermazione mercantile e commerciale di Ancona come porto principale del medio mare Adriatico, la città si inserisce nel sistema fieristico fissando un proprio raduno nel mese di Agosto[1]. Già all’inzio del Quattrocento il circuito commerciale adriatico è fondato sugli importanti appuntamenti fieristici di Fermo (in occasione della feste agostane dell’Assunta), Recanati, Pesaro e Fano, e l’inserimento di Ancona con una propria e nuova iniziativa commerciale costitituisce una seria minaccia ‘commerciale’. Il nuovo appuntamento anconetano scaturisce da un evento miracoloso avvenuto nella città nel 1470, quando una giovinetta guarisce pregando avanti una immagine della Vergine nella chiesa di San Tommaso: ciò provoca l'immediata reazione dei due maggiori centri fieristici marchigiani, Fermo e Recanati, che rapidamente si oppongono all’accavallamento di Ancona nel calendario fieristico cercando l’appoggio di Sisto IV, il quale vieta ad Ancona di fissare una nuova fiera tra Agosto e Settembre. Pertanto la fiera di Ancona viene spostata nel mese di Maggio: stando agli Ordini della fiera[2] del 1497 il raduno iniziava il 7 maggio e terminava il 23 dello stesso mese; con franchigie di diciassette giorni, “durante i quali la città si riempiva di mercanti provenienti soprattutto dalle regioni centrali della Penisola e dall'altra sponda dell'Adriatico”[3]

Il luogo scelto nella fiera non a caso era la “piazza nuova de li magnifici signori Antiani” (e cioè l’attuale Piazza del Plebiscito), ma di sicuro, per estensione ed afflusso di mercanti e visitatori, doveva interessare l’area commerciale della città, e cioè da Santa Maria del Mercato al convento di Sarit'Agostino, a piazza San Nicola, a Santa Anastasia e alla “strada Iudea” fino “a la chiocha, dove è pento Sancto Cristofaro[4].


[1] Si cfr. al riguardo la sistematica trattazione sulla ‘vicenda’ della fiera di Ancona di M. Moroni, Nel medio Adriatico. Risorse, traffici, città fra basso medioevo ed età moderna, Edizioni Scientifiche, Napoli 2011, p. 272 e ss.
[2] Si cfr. E. Spadolini, Gli ordini della fiera di Ancona, Senigallia 1906
[3] M. Moroni, Nel medio Adriatico ..., cit. p. 272.
[4] M. Moroni, Nel medio Adriatico ..., cit. p. 272.