Magazzini con scaffalature metalliche vennero realizzati in diverse biblioteche in Italia e in altri paesi nel corso dell'Ottocento. In Italia si diffusero soprattutto negli anni Trenta del Novecento e dopo la seconda guerra mondiale, anche in relazione con la prevenzione degli attacchi di termiti alle scaffalature in legno.
Una realizzazione particolare è quella di magazzini metallici autoportanti (che possono non toccare le pareti da nessun lato), con le scale per spostarsi fra i piani inserite nella struttura, in genere al centro, per minimizzare lo spostamento del distributore. Un magazzino di questo tipo fu realizzato negli anni Trenta del Novecento alla Biblioteca universitaria di Genova, nel vano di un ex chiesa, e suscitò a suo tempo notevole interesse (con qualche polemica).
A partire all'incirca dagli anni Settanta del Novecento si sono diffuse anche le scaffalature compattabili ("Compactus"), con scaffali che scorrono su binari (con manovra elettrica oppure manuale a manovella) per creare un corridoio solo fra gli scaffali a cui si deve accedere.