- Nome
- Antonio Baldini
- Data di nascita
- 10/10/1889
- Data di morte
- 06/11/1962
Nato a Roma nel 1889, qui frequentò il ginnasio-liceo Visconti. Nel 1916, iscrittosi all’università La Sapienza, si laureò in Lettere con una tesi su Ludovico Ariosto. Attivo pubblicista, nel 1915 aveva iniziato a collaborare con «L'Idea nazionale» ed era entrato in contatto con giovani letterati come Emilio Cecchi, Vincenzo Cardarelli e Riccardo Bacchelli, con i quali – all’indomani della guerra – condivise l’esperienza della fondazione de «La Ronda».
Dal 1924 andò intensificandosi sia l’attività giornalistica – scrive stabilmente sul «Corriere della Sera» ed è capo redattore di «Nuova Antologia» – sia quella letteraria, pubblicando tra gli altri la raccolta La dolce calamita nel 1929 e il volume Amici allo spiedo nel 1932. Nominato Accademico d’Italia nel 1939 da Mussolini, non aderisce però al Fascismo tanto che vive in clandestinità fino alla sua caduta, quando torna a dedicarsi alla letteratura: oltre alla pubblicazione dei suoi studi, come Il doppio Melafumo nel 1955 e “Quel caro magon di Lucia”, microscopie manzoniane nel 1956, nel 1951 era stato nominato presidente della Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma e nel 1953 socio dell’Accademia dei Lincei.
Nel corso della sua produzione letteraria e dei suoi studi, frequentò assiduamente la Biblioteca Nazionale di Roma e la Malatestiana di Cesena. Colpito da una malattia, trascorse difficilmente gli ultimi anni della sua vita, fino alla morte, avvenuta nel 1962 a Roma.
Le carte di Baldini si trovano presso la Fondazione a suo nome a Santarcangelo di Romagna.
Giulia Di Perna
Arnaldo Bocelli, Baldini, Antonio, in: Dizionario biografico degli italiani, vol. 5, 1963.