Il Monumento

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Il monumento si compone di due parti distinte di cui la parte interrata contiene i resti mortali dei caduti in guerra.

L’accesso all’architettura commemorativa avviene mediante due scale poste a destra e a sinistra dell’emiciclo (composte ciascuna da tre alzate), delimitate da piloni su cui poggiano due grandi croci, intervallate da ringhiera in ferro. Le scale permettono l’acceso all’emiciclo superiore. L’emiciclo superiore è composto da due alte murature, costituite da grandi targhe intervallate da pilastrini. I pilastrini erano decorati con elementi in bronzo rappresentanti il fascio littorio successivamente rimossi. Tutte le targhe riportano al centro, in ordine cronologico, i nomi delle città dove sono state disputate le principali battaglie della prima Guerra Mondiale. Le iscrizioni sono realizzate con dei caratteri applicati direttamente sulle targhe in bronzo.

Alla base vi è l’ossario, emiciclo inferiore, il cui accesso avviene mediante due scale (composte ciascuna da quattordici alzate) delimitate da scamiglione decorativo poste alle due estremità. L’ossario è composto da una serie di loculi interrotti da due grandi targhe in marmo sormontate da decorazioni in bronzo rappresentanti aquile con corone di alloro. La prima targa, quella posta a sinistra della porta di accesso alla cappella, riporta il Proclama del Re Vittorio Emanuele III del 24 maggio 1915. La seconda targa, quella posta a destra della porta di accesso alla cappella, riporta il bollettino della vittoria del generale Armando Diaz del 4 novembre 1918.  Ogni loculo è chiuso da una lastra di marmo sulla quale è inciso il cognome e il nome dell’eroe, il grado e la data di morte. Al centro tra le due targhe è situata la porta di accesso alla cappella ossario ricavata a ridosso dei loculi sotto il monumento. Le incisioni poste sulle due grandi targhe e sui loculi sono stati realizzati con la tecnica a niello e i caratteri utilizzati sono del tipo maiuscolo capitale.

Nella cappella ossario, inizialmente decorata con quattro pannelli dipinti dal professore Mario Prayer successivamente rimossi, sono state ricavate successivamente due cripte, una a destra e l’altra a sinistra, che ospitano i resti dei genitori e delle vedove degli caduti in guerra. Nitti Francesco all’interno del suo opuscolo intitolato “Il Monumento Ossario degli eroi” descrive i quattro dipinti realizzati da M. Prayer con queste parole:

Nel primo pannello a sinistra è il giovane sognatore entusiasta che lascia l’ara domestica, la pace del proprio tetto, la mamma, la compagna, per la Patri, che è la casa dei fratelli di tutti, di tutte le madri, di tutte le spose. L’opera è compiuta nel secondo pannello: Cristo protegge dalla Croce il trionfo, il martirio dei figli d’Italia. Terzo pannello. Ai caduti la Patria dà sepoltura. Le vedove, le madri, il popolo forte, divenuto tale per volontà dei propri morti, portano sulle braccia all’ultima dimora, ove l’Angelo della Pace, con la fiaccola dell’immortalità, l’attende il figlio sacrificato. Egli è sepolto: nell’ultimo pannello. La madre nel dolore sembra sorreggere ancora il figlio suo finito per sempre. Lo sorregge con amore di madre che non ha fine, con l’amore di una mamma, che è l’amore di tutte le mamme”.

Il basamento sui cui si imposta un grande arco decorativo è composto da 6 alzate. Nella parte frontale ai lati dei due piedritti dell’arco vi sono due pilastri. Addossati ai pilastri vi sono due altorilievi in pietra raffiguranti la vittoria alata. La vittoria alata posta a sinistra dell’arco stringe nelle mani una spada. La vittoria alata posta a destra dell’arco stringe nelle mani una corona di alloro. Sotto l’arco si innalza un’ara posta fra due lampade votive in bronzo.  Concludono la sovrastruttura dei pilastri due cimase sulle quali poggiano due tripodi in bronzo sorrette da grandi aquile anch’esse in bronzo.

 

Iscrizioni

Iscrizione lapide posta nell’emiciclo inferiore a Nord-Ovest:

IL PROCLAMA DI S.M. IL RE / SOLDATI DI TERRA E DI MARE / L’ORA SOLENNE DELLE RIVENDICAZIONI NAZIONALI È / SUONATA SEGUENDO L’ESEMPIO DEL MIO GRANDE AVO / ASSUMO OGGI IL COMANDO SUPREMO DELLE FORZA DI / TERRA E DI MARE CON SICURA FEDE NELLA VITTORIA / CHE IL VOSTRO VALORE E LA VOSTRA ABNEGAZIONE,LA  / VOSTRA DISCIPLINA SAPRANNO CONSEGUIRE / IL NEMICO CHE VI ACCINGETE A COMBATTERE / È AGGUERRITO E DEGNO DI VOI.FAVORITO DAL TERRENO / E DAI SAPIENTI APPRESTAMENTI DELL’ARTE,EGLI VI / OPPORRÀ TENACE RESISTENZA,MA IL VOSTRO INDOMITO / SLANCIO SAPRÀ DI CERTO SUPERARLO SOLDATI,A VOI LA GLORIA DI PIANTARE IL TRICOLORE / D’ITALIA SUI TERMINI SACRI CHE LA NATURA / POSE AI CONFINI DELLA PATRIA NOSTRA. / A VOI LA GLORIA DI COMPIERE FINALMENTE / L’OPERA CON TANTO EROISMO INIZIATA DAI / NOSTRI PADRI. / GRAN QUARTIERE GENERALE 24 MAGGIO 1915 / VITTORIO EMANUELE III

Iscrizione lapide posta nell’emiciclo inferiore a Nord-Est:

COMANDO SUPREMO DELL’ESERCITO ITALIANO / BOLLETTINO DI GUERRA N.1268 / LA GUERRA CONTRO L’AUSTRIA UNGHERIA / CHE SOTTO L’ALTA GUIDA DI S.M. IL RE-DUCE / SUPREMO-L’ESERCITO ITALIANO.INFERIORE PER NUMERO / E PER MEZZI.INIZIO IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE / INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA 7 ED ASPRISSIMA PER 41 MESI,È VINTA – LA GIGANTESCA BATTAGIA  / INGAGGIATA  / IL 24 DELLOS CORSO OTTOBRE E DALLA  QUALE PRENDEVANO / PARTE 51 DIVISIONIITALIANE.3 BRITANNICHE. 2 FRANCESI / I CZECO SLOVACCA ED I REGGIMENTO AMERICANO / CONTRO 73 DIVISIONI AUSTROUNGARICHE. È FINITA. / LA FULMINEA ARDITISSIMA AVANZATA DEL / XXIX CORPO D’ARMATA SU TRENTO.SBARRANDO LE VIE DELLA / RITIRATA ALE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO,TRAVOLTE AD / OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA ED AD ORIENTE / DA QUELLE DELLA I.VI E IV. HA DETERMINATO IERI LO / SFACELO TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIA / DAL BRENTA AL TORRE.L’IRRESISTIBILE SLANCIO / DELLA  XII.DELLA VIII.DELLA X ARMATA E DALLE DIVISIONI / DI CAVALLERIA,RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO/ IL NEMICO UGGENTE - / NELLA PIANURA S.A.R.IL DUCA D’OSTA AVANZA / RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA III ARMATA / ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIÀ / VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE CHE MAI AVEVA PERDUTE / LESRCITO AUSTRO UNGARICO È ANNINTATO.ESSO / HA SUBITO PERDITE GRAISSIME NELL’ACCANITA RESISTENZA / DEI PRIMI GIORNI E NELL’INSEGUIMENTO HA PERDUTE QUANTITÀ / INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA / E PRESSOCHÈ PER INTRO I SUOI MAGAZZINI E DEPOSITI. / HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANICIRCA 300000  / PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO / DI 5000 CANNONI - / I RESTI DI QUELLI CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI / ESERCITI DEL MONDO, RISALGONO IN DISORDINE E SENZA / SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESO / CON ORGOGLIOSA SICUREZZA / 4 NOVEMBRE 1918.ORE12 / ARMNDO DIAZ.

Iscrizione lapide posta nell’emiciclo inferiore a Sud-Ovest:

QVESTO MONVMENTO OSSARIO / INNALZATO DALLA PIETÀ DEI CONGIVNTI / E DAL CONCORSO DEGLI ENTI E DEI CONCITTADINI / FV CON SOLENNE CERIMONIA BENEDETTO / IL XIX GENNAIO MCMXXIV / CON L’INTERVENTO DI S.M.IL RE D’ITALIA / VITTORIO EMENUELE III

Iscrizioni a sull’arco in direzione Nord: VIVONO E VIVRANNO

Iscrizioni sulla porta d’ingresso della cappella in direzione Nord: OREMUS

Sull’emiciclo sinistro superiore prima targa da sinistra in direzione Ovest:

ISONZO

Sull’emiciclo sinistro superiore seconda targa da sinistra in direzione Ovest:

S.MICHELE CARSO

Sull’emiciclo sinistro superiore terza targa da sinistrain direzione Ovest:

GORIZIA

Sull’emiciclo sinistro superiore quarta targa da sinistrain direzione Ovest:

BAINSIZZA

Sull’emiciclo sinistro superiore quinta targa da sinistrain direzione Ovest:

CARNIA

Sull’emiciclo superiore destro prima targa da sinistra in direzione Est:

CADORE

Sull’emiciclo superiore destro seconda targa da sinistra in direzione Est:

ASIAGO PASUBIO

Sull’emiciclo superiore destro terza targa da sinistra in direzione Est:

GRAPPA

Sull’emiciclo superiore destro quarta targa da sinistra in direzione Est:

PIAVE

Sull’emiciclo superiore destro quinta targa da sinistra in direzione Est:

VITTORIO VENETO

Nell'emiciclo inferiore in direzione Nord - Ovest e Nord Est sono posizionati i loculi. Ogni loculo è chiuso da una lastra di marmo sulla quale è inciso il cognome e il nome dell’eroe, il grado e la data di morte. Per i soldati dispersi l'incisione riporta solo il nome ed il cognome del soldato.