Normativa storica
print this pageLA NORMATIVA STORICA TRA IL 1919 E IL 1942: MONUMENTI AI CADUTI, OSSARI E SACRARI DI GUERRA
L’analisi e l’approfondimento delle fonti normative che dal primo dopoguerra al secondo conflitto hanno riguardato la ideazione e realizzazione di monumenti e complessi monumentali dedicati ai caduti, permette di intravedere l’evoluzione dell’ideologia e della simbologia legate al culto dei caduti, il mutamento del giudizio sulla Prima Guerra Mondiale, ma anche il processo di cambiamento del gusto e degli aspetti estetici e stilistici, la cultura istituzionale della valorizzazione e infine l’approccio governativo in termini di tali beni in un determinato contesto storico e sociale. Il culto dei caduti non è dunque solo un fenomeno che riguarda il sentimento, la memoria, il ricordo e l’intento commemorativo e celebrativo ad esso sotteso, ma è un processo generale e massivo che investe le istituzioni governative tanto quanto l’opinione pubblica e che si declina nell’ambito legislativo ma allo stesso tempo in quello storico, artistico e sociologico, diventando lo specchio della storia e della cultura di un’epoca, sintomatico anche di una deriva in termini autoritari.
L’iter regolamentare e legislativo approfondito riguarda il periodo storico che va dal 1919 al 1942.
Fonti normative dell'immediato dopoguerra
- Regi decreti del 13 e 19 maggio e del 24 agosto 1919
Istituzione di una “Commissione per onorare la memoria dei soldati d’Italia e dei paesi alleati morti in guerra” presso il Ministero dell’Interno
- Regio decreto-legge n. 1386 del 29 ottobre 1922
Dichiarazione di monumentalità di “alcune zone fra le più cospicue per fasti di gloria del teatro di guerra 1915-918”
Fonti normative di epoca fascista
- Bollettino Ufficiale n. 52 del 28 dicembre 1922
Circolare n. 73: norme per la costituzione dei Viali e Parchi della Rimembranza
- Regio decreto n. 2747 del 9 dicembre 1923
"Costituzione di una guardia d'onore in ogni Comune ove esistano pubblici monumenti, parchi o viali della Rimembranza in omaggio ai caduti della guerra nazionale”
- Legge n. 559 del 21 marzo 1926
Dichiarazione di pubblici monumenti dei Viali e Parchi della Rimembranza dedicati “nei diversi Comuni del Regno, ai caduti nella guerra 1915-1918 e alle vittime fasciste”.
- Legge n. 1188 del 23 giugno 1927
Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei.
- Legge n. 877 del 12 giugno 1931
Sistemazione definitiva delle salme dei Caduti in guerra
- Regio Decreto Legge. 31 maggio 1935, n. 752
"Modificazioni alla legge 12 giugno 1931, n. 877, concernente la definitiva sistemazione delle salme dei Caduti in guerra".
I monumenti ai caduti e le trasformazioni subite durante la seconda guerra
Diversi monumenti ai caduti esemplificano un fenomeno verificatosi durante la Seconda Guerra Mondiale, la rimozione dei bronzi al fine di fornire metallo da fondere per le esigenze belliche. Interessante è ripercorrere l’iter legislativo che a partire dal 1939 attraversa poi gli anni del conflitto e, passando per la requisizione di semplici cancellate e campane, giunge alla scelta di fondere le decorazioni bronzee di alcuni monumenti.
Dall’analisi delle fonti emerge un quadro man mano sempre più definito, che coinvolge ogni tipologia di bene sacrificabile per la Patria e per la guerra. Non si sottraggono purtroppo a questo destino i numerosi bronzi che adornavano i Monumenti ai Caduti: nonostante decreti legge e leggi inserissero il riferimento alla discrezionalità del Ministero e all’analisi del valore storico artistico dei manufatti, molto spesso la procedura di requisizione ha avuto la meglio, svuotando la storia, il ricordo dei caduti, la simbologia delle opere monumentali. In alcuni casi al termine del conflitto le decorazioni in bronzo sono state ripristinate, rifatte sulla scorta delle precedenti, come accaduto in Puglia per il Monumento di Bisceglie; in altri casi, vedasi ad esempio il Monumento ai Caduti della Città di Barletta, il monumento è stato lasciato spoglio, vuoto, “coperto” da una mancanza che è diventata essa stessa simbolo di un sacrificio.
- Regio Decreto Legge del 26 ottobre 1939
“Disciplina della raccolta dei rottami ferrosi”
- Regio Decreto Legge n. 1805 del 13 dicembre 1939
“Norme per il censimento dei rottami e dei manufatti di rame non in opera e per la raccolta di essi”
Legge n. 408 dell’8 maggio 1940
“Denuncia e raccolta di cancellate di ferro e di altro metallo”
- Regio Decreto Legge n. 1315 del 25 agosto 1940
“Disciplina della raccolta dei materiali metallici di ricupero”
- Regio Decreto 18 agosto 1940 n. 1741
“Norme per la disciplina delle requisizioni”
- Regio Decreto del 23 aprile 1942 n. 505
"Raccolta di campane facenti parte di edifici per il culto”
Autore dello studio: Ester Maria De Rosa
Un ulteriore approfondimento sul tema è pubblicato e disponibile al link:
Fonti bibliografiche
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 221 del 16 settembre 1919, p. 2726.
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 258 del 3 novembre 1922, pp. 2807, 2808.
Ministero della Pubblica Istruzione Circolare n. 73. Norme per i viali e parchi della Rimembranza, estratto dal “Bollettino Ufficiale” n. 52 del 28 dicembre 1922,pp. 26 – 30.
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 306 del 31 dicembre 1923, pp. 7403, 7404.
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 88 del 15 aprile 1926, p. 1610.
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 164 del 18 luglio 1927, pp. 2966, 2967.
Camera dei Deputati, Atti Parlamentari, Legislatura XXVIII, 1° sessione, Discussioni, Tornata del 29 maggio 1931, pp. 5096 - 5099
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 283 del 6 dicembre 1939, pp. 5570, 5571.
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 290 del 15 dicembre 1939, p. 5732.
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 119 del 22 maggio 1940, pp. 1860, 1861.
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 226 del 26 settembre 1940, pp. 3548, 3549.
Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, n. 1 del 2 gennaio 1941, pp. 11 – 28.
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