Arco di Traiano

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CENNI STORICI

Attribuito all’architetto Apollodoro di Damasco, viene eretto nel 115 d.C. Esso non rappresenta la porta di accesso alla città, ma un vero e proprio monumento celebrativo all’imperatore Marco Ulpio Traiano che tanto si era adoperato per la città di Ancona ed il suo porto, promuovendone la messa in sicurezza e l’ampliamento.

L’arco, collocato su un ampio podio in pietra calcarea del Conero, è costituito da grandi blocchi di marmo dell’Imetto (massiccio montuoso della Grecia) e presenta una struttura alta e slanciata ad un solo fornice, fiancheggiato da due colonne corinzie che sorreggono l’attico il quale, nel lato verso terra, reca l’iscrizione dedicatoria all’imperatore, affiancata dalle dediche alla moglie Plotina e alla sorella Marciana. Sulla sommità dell’arco erano forse collocati due gruppi di statue in bronzo: il primo dedicato alle divinità marine Mercurio, Nettuno e Palemone, l’altro, che guardava verso terra, raffigurante l’imperatore Traiano con la moglie Plotina e la sorella Marciana.

Infine rostri di navi in bronzo e decorazioni di cui si vedono ancora oggi le tracce erano poste ad ornamento. Queste ultime, come le lettere in bronzo dell’iscrizione e le statue alla sommità dell’arco, sono ormai da tempo scomparse, forse ad opera di incursioni saracene della metà del IX secolo.

Oggi esso non appare più ai visitatori nella sua forma originaria, poiché nel 1856 fu aggiunta la scala in pietra canizza che dà accesso al camminamento.