I sottotetti
Dal cortile dei Carri in prossimità dell’abside, si accede ai sottotetti della chiesa, attualmente chiusi al pubblico, dove è conservata l’originaria copertura a volte ogivali e capriate lignee a vista oggi celata dalle grandi volte seicentesche. Dagli estradossi è possibile ammirare la preziosa decorazione che ornava pareti e soffitto dell’antica chiesa quattrocentesca e la sua compagine materica, ancora straordinariamente conservate.
E' ora in fase di studio un percorso di visita in sicurezza che consenta l'accessibilità ai sottotetti.
Il soffitto quattrocentesco della navata centrale si presenta ornato con tavelle in cotto vivacemente dipinte a temi geometrici, floreali e antropomorfi. La parete a nord, l'originario arco trionfale, conserva una rappresentazione della Vergine Maria tra angeli osannanti, sormontati dal Sole e dalla Luna; sulla parete a sud, corrispondente alla controfacciata, è raffigurato il profeta Elia sul carro del fuoco guidato da un angelo che consegna il mantello profetico a Eliseo. I nomi dei protagonisti sono riportati in cartigli retti da angeli. Anche le piccole monofore sulle murature longitudinali della navata riportano lacerti di dipinti nelle imbotti. La decorazione è resa con colori sobri a tratto marcato per una più facile percezione dal basso.
Le navate laterali
Nei sottotetti della navata occidentale, tra i motivi floreali che ornavano le ogive delle campate quattrocentesche, si possono individuare immagini di profeti, Virtù, sante e santi carmelitani, identificabili dalle iscrizioni nei cartigli. Sulla parete occidentale, percorsa da un fascione dipinto appena sotto la copertura, è riportata la data di realizzazione delle decorazioni, 1463.
Anche nel sottotetto del presbiterio, insieme a molte tracce dipinte dell'antica decorazione, si riconoscono le imposte delle primitiva volta a crociera e della volta ad ombrello che copriva l'abside.