Vincenzo Pagani, Annunciazione
print this pageDATA: 1532 (firmata e datata)
TECNICA: Olio su tavola
DIMENSIONI: cm 287x181x7
PROVENIENZA: Provenienza originaria ignota. All’inizio dell’Ottocento era presente nella collezione Ottaviani a Corinaldo (AN). Successivamente nella raccolta del cardinale Fesch a Roma. In seguito in Inghilterra. Nel 1845 si trovava in America. Nelle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche dal 9 febbraio 1984, dono del Paul Getty Museum di Malibù.
INVENTARIO: INV. 1990 D 75
DESCRIZIONE: Si tratta di una delle opere più significative dell’artista, che, negli anni della piena maturità, torna a meditare sulle opere di Carlo Crivelli, suo riferimento anche nella prima formazione artistica; nell’impostazione generale e, soprattutto, nell’impianto architettonico dell’opera, sono evidenti le analogie con l’Annunciazione del Crivelli conservata alla National Gallery di Londra. La tavola, che conserva la sua cornice dorata originale, è firmata e datata dal Pagani sul piedistallo della colonna in primo piano: "VINCENTIUS PAGANUS DE MONTE ROBIANO 1532". Sopra la trabeazione del porticato è presente uno stemma da riferire con ogni probabilità alla famiglia committente dell’opera (che non è la famiglia Ottaviani di Corinaldo). Al centro della tavola, in basso, si staglia a mezzo busto la dama donatrice della pala, riccamente vestita e con un’elegante acconciatura che ricorda quella delle donne di Lorenzo Lotto; la dama è ritratta di profilo e con le mani in preghiera, ad invocare per il suo bambino la protezione della Madonna, verso la quale volge il suo sguardo.