Villa Sartorio
print this pageIl complesso di Villa Sartorio si estende per quattro ettari e mezzo sul colle di Montebello, una delle aree periferiche maggiormente apprezzate dalla borghesia ottocentesca. Pietro Sartorio acquistò l’edificio nel 1775 e dal 1807 fece realizzare il parco. La villa, oggi ridotta a rovina, essendo una dimora estiva venne edificata secondo un’architettura più semplice mentre il parco presentava una maggior ricercatezza nella scelta delle specie arboree e della loro disposizione. Giovanni Guglielmo, che ereditò la proprietà nel 1837, trasformò l’area verde in un giardino romantico all’inglese. Questi sono gli anni in cui il complesso visse il momento di massimo splendore, ospitando diverse importati personalità dell’epoca tra cui il Re di Sassonia Federico Augusto, il Principe Giovanni di Sassonia e, nel 1844, l’Imperatore d’Austria Ferdinando I. La Villa era punto di incontro per artisti e letterati, luogo dove la Famiglia Sartorio amava produrre piccole commedie e dilettarsi con canti e musica. Nel giardino, che nelle sere d’estate veniva variamente illuminato, furono edificate una gloriette e una grande serra, mentre i viali erano adornati con statue, oggi in buona parte trasportate nella Villa cittadina. Il complesso, ereditato da Anna Segrè Sartorio, nel 1911 venne venduto al Comune di Trieste con la clausola di non alienabilità mentre nel 1935, in seguito ai lavori di risistemazione affidati all’Architetto Braidotti, venne trasformato in Preventorio antitubercolare infantile. La serra La gloriette La gloriette è collocata in un punto rialzato, cui si accede attraverso una scalinata sormontata da quattro cavalli impennati sulle zampe posteriori, opera di Francesco Bonazza (Venezia, 1695 circa – Venezia, 1770). Bibliografia essenziale |
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