Caduti (elenco parziale)

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      Questa sezione è dedicata ai cittadini viadanesi che, “Richiamati alle armi per mobilitazione col R. D. del 22 aprile 1915 (Circolare riservata N. 370 del Ministero della Guerra)” in molteplici corpi e ruoli parteciparono concretamente alla guerra. 

Una ricerca condotta da Alessandro Bosoni e pubblicata nel volume da lui curato Albo dei Caduti Viadanesi nella Guerra Nazionale 1915-1918  [Viadana, Fotolito Viadanese, 2018]  http://www.fotolitoviadanese.it/FotolitoViadanese/Albo_Caduti_Viadanesi.pdf ha permesso di stilare un elenco di 486 "mancati ai vivi". Risulta evidente che il contributo di sangue per la causa fu significativamente alto in rapporto alla popolazione del Comune che contava tra 16 e 17 mila abitanti (censimenti del 1911 e 1921) ed è realistico ipotizzare, escludendo le donne, i bambini e gli uomini delle classi non ancora o non più reclutabili, un numero variabile tra 4 e 5 mila mobilitati nell’arco dei 41 mesi di guerra. Ad elevato numero di arruolati ha corrisposto un elevato numero di morti caduti sui campi di battaglia e dispersi o deceduti per ferite e malattie negli ospedali o in prigionia; soltanto una esigua parte di essi ha trovato sepoltura nel paese natale; oltre 60 sono coloro che giacciono in tombe o in fosse comuni nei cimiteri dei campi di detenzione sparsi per l'Europa, nei Balcani o in nord Africa dove trovarono la morte dopo lunghi patimenti e umiliazioni; tre soldati giacciono sul fondo del mare Adriatico in seguito ad affondamenti delle navi che li trasportavano. Con i 15-20 casi ad oggi non ben documentabili si potrebbe oltrepassare il numero di 500 Caduti quindi tragicamente in linea col dato statistico nazionale che pone le perdite al 9,49 per cento vale a dire “poco meno” di 1 soldato ogni 10 ma che per la nostra comunità potrebbe essere stato anche superiore.

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Sono visibili in questa pagina (lista allegati fondo pagina) oltre alle fotografie dei "Gruppi d'Onore" voluti dai famigliari e reduci, due prospetti schematici: uno con l’elenco di 51 soldati morti in prigionia e, ove rintracciati, i luoghi di loro sepoltura; l’altro con gli elenchi dei decorati i cui numeri dichiarano che i Nostri furono dei bravi soldati. Dagli oltre 4000 Ruoli Matricolari ad oggi consultati, si legge che ad una altissima percentuale fu “concessa dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore”[la Patria]; numerosi gli Encomi conferiti anche a semplici fanti dagli Alti Comandi; innumerevoli (tra 150 e 200) furono le Croci al "Merito di Guerra”, 12 le Medaglie d'Argento al Valore Militare e 14 le Medaglie di Bronzo al Valore Militare conferite con motivazioni comprovanti vero valore, al di là del linguaggio oggi ritenuto retorico. Da segnalare infine una lunga lista di invalidi e mutilati a molti dei quali furono concessi indennizzi e pensioni a titolo di risarcimento ed ebbero l'autorizzazione a fregiarsi del "distintivo d'onore per ferita".

Le sottocartelle ad personam di questa sezione "Caduti" rappresentano un esiguo campione dei 486 morti a cui raramente è stato possibile dare un volto o raccontare una storia che non fossero i soli dati della burocrazia militare.  

   Piastrine o tessere di riconoscimento del soldato (collezione A. Bosoni) 

Piastrina (tessera) di riconoscimento di soldato congedato        Preghiera al Caduto, di Anonimo                                                                                                                    

                                              

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