DIARIO ANONIMO (Avigni Giovanni Battista ?)
print this pageData e luogo di nascita sconosciuti
Occupazione sconosciuta, alfabetizzato
Ha fatto parte di: Regio Esercito Italiano, 2° Reggimento Granatieri reparto Salmerie
Le vicende militari narrate nel diario fortunosamente sottratto alla distruzione sono comprese in un periodo che va dal 27 dicembre 1915 al 13 novembre 1916 durante il quale il Granatiere anonimo segue i continui spostamenti del proprio reggimento dall'Isonzo all'altopiano di Asiago e al Carso, assolvendo ai compiti propri della Sussistenza alle prime linee sempre presa di mira dal nemico, quali rifornimenti viveri, acqua, indumenti, medicamenti, buffetterie, armi, munizioni, ordini ecc. Otto le pagine per raccontare la disperata situazione durante la battaglia del M. Cengio (28 maggio - 3 giugno 1916). Il diario termina il 13 novembre 1916 con la annotazione "alle 4,40 poi si giunge [da luogo sconosciuto] a Palmanova [UD] e si parte con treno di tradotta"; segue un pensiero poetico: " I corvi rapaci solcano a stormi l'orizzonte... in direzione di Gorizia".
Mancano nel testo riferimenti che possano portare all'individuazione dell'Autore del diario. Verosimilmente si tratta di un militare di origini mantovane e più precisamente del mandamento di Viadana come lascerebbe intendere l'unico indizio presente riferito a tale Pin Cavallari (pag. 49), che è lecito ipotizzare fosse un buon conoscente, il cui cognome è diffuso nelle frazioni viadanesi di Cizzolo e Cavallara. Vengono pure citati un Sottotenente Mariani (pag. 7), un Ufficiale di Castellucchio [comune in provincia di Mantova] (pag. 42) e i nomi di due commilitoni: De Bonis e Rosi Bernardo (pag. 47). Interessanti le note riguardanti le visite al reggimento del generale Cadorna insieme al Duca d'Aosta cui egli ha assistito e, il giorno successivo, della Duchessa d'Aosta Elena d'Orléans (pagg. 18 e19) e ancora l'incontro col celebre corrispondente di guerra del Corriere della Sera Guelfo Civinini che chiede notizie della Brigata direttamente al Nostro (pag. 50).
Note: il diario, grazie alla sua vistosa copertina tricolore, fu rinvenuto in maniera fortuita in un deposito di carta destinata al macero, dall'allora studente di scuola Media Cesare Maramotti, in località Cizzolo di Viadana.
Nel 2021 in Vitelliana XVI Bollettino della Società Storica Viadanese (www.societastoricaviadanese.it), il consigliere Alessandro Bosoni ha pubblicato una ricerca dal titolo "Il diario del Granatiere. Una più che probabile attribuzione" [pagg. da 173 a 200] dove identifica in Avigni Giovanni Battista, caciaio di Cizzolo, l'autore del diario, morto probabilmente per influenza "spagnola" il 10 settembre 1918.