La costruzione della rete
print this pageNel 1925, anno di entrata in vigore della riforma del servizio telefonico, la rete nazionale urbana ed extraurbana si estendeva su una lunghezza rispettivamente di 206.589 e 51.401 km/circuito. Solo le tre più importanti città industriali del Nord Italia, e cioè Torino, Genova e Milano, erano collegate da un cavo sotterraneo ad alta capacità di traffico. Il resto della rete era prevalentemente costituita da linee aeree e sotterranee formate da singoli fili o coppie di fili. Su un totale di 3033 centrali, solo 18 utilizzavano la nuova tecnologia del sistema automatico. I Posti telefonici pubblici erano appena 4008, più della metà dei comuni italiani ne era sprovvisto (perché non ancora allacciati alla rete).
LA POSA DEI CAVI
Grazie agli ingenti investimenti operati dalle concessionarie private e soprattutto dallo Stato, alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia, nel 1939, il sistema nel suo complesso risultava notevolmente ampliato rispetto al 1925. La rete urbana era di 990.734 Km/circuito mentre quella extraurbana si estendeva su 198.484 Km/circuito. Le centrali urbane attive risultavano 5925, di cui 847 automatiche con una capacita di 531.724 numeri. La stragrande maggioranza delle centrali era dunque ancora manuale e gestiva in tutto 109.008 numeri.
I comuni raggiunti dalla rete telefonica erano il 74,60%. I Ptp nel frattempo erano più che duplicati raggiungendo la cifra di 8759.
Le differenze fra nord e sud del Paese e fra città e centri minori non erano però affatto diminuite.
IL CAVO PONTI
Il "Cavo Ponti", opera della concessionaria Stipel, venne ultimato nel 1929. Si trattò, all'epoca, del più lungo cavo telefonico sotterraneo mai costruito prima che collegava la tratta Torino-Milano-Laghi, tra Piemonte e Lombardia. Lungo 700 km, prese il nome dal suo promotore e ideatore, l'ingegnere Gian Giacomo Ponti, manager del Gruppo idroelettrico Sip e di Stipel.
TELEFONI PUBBLICI
L'apertura di un Posto telefonico pubblico era un evento cittadino a cui partecipavano le principali autorità. Nella pagine di «Sincronizzando...», l'house organ del Gruppo elettrico Sip, la cronaca dell'apertura di un nuovo Ptp a Padova nel 1930.