Comitato Padovano

Lettera-Manifesto     
Lettera-manifesto del Comitato Padovano 
della Società Dante Alighieri, datata marzo 1890

La nascita del Comitato Padovano della Società Dante Alighieri è promossa da Vincenzo Crescini, Alberto Morelli e Vittorio Polacco, tutti e tre professori dell’Università di Padova. In una prima fase preparatoria, si riunirono infatti nella sede dell’Associazione Savoia di cui Morelli fu presidente dal 1886 al 1892.

Il manifesto ufficiale della nascita del Comitato è stato diramato a marzo del 1890:

Concittadini,

oltre i termini del regno, in contrade finitime o remote, vive parte della gente italiana, talora cozzante con gli stranieri in fiere lotte di razza. Memori dei fratelli lontani, noi dobbiamo adoperarci perché in nessun petto italiano s’abbui la coscienza nazionale, e, ovunque è diffusa, splenda vivido sempre il lume della nostra civiltà. Sentano i fratelli lontani che vigilante li segue in ogni parte l’amor per la patria, e che, se son divisi i corpi, congiunge fortemente gli animi un’altra volta di pensieri e di affetti. Gli stranieri, non solo in questo a noi oggi sono maestri, ci additano per qual modo si consegua così nobile fine. Dietro il loro esempio, procuriamo che, ove sieno italiani, ivi non si spengano la lingua e la cultura della patria. E’ dovere questo che incombe a noi tutti, qualunque sia il nostro credo politico. Istituzione di scuole, incitamenti a frequentarle, diffusione dei libri, aiuti ed incoraggiamenti ad ogni altra opera, che sia mossa dai propositi stessi – queste le armi con le quali dobbiam procurare la difesa, e se il volere e la fortuna ci assistono, la vittoria della italianità nei paesi stranieri.

Or sono alcuni mesi, a questo scopo si formò a Roma un Comitato, che volle consacrare l’impresa nel maggior nome italiano, nel nome di Dante Alighieri. Al fervido invito di quel Comitato risposero molte città nostre. Padova, che ha sentimento nazionale così alto e della cultura italiana è centro glorioso e antico, vorrà non essere indifferente all’appello. É quindi con sicura fiducia, che noi rivolgiamo ai nostri concittadini, esortandoli ad aderire numerosi al Comitato Padovano della Società Dante Alighieri.

Il manifesto è stato sottoscritto da personalità importanti della società patavina. Tra le fila dei firmatari troviamo infatti il mondo dell’insegnamento ma non solo. Se l’istruzione venne rappresentata da professori di licei e scuole tecniche cittadine come per esempio Luigi Gamba, Enrichetta Usuelli Ruzza, Vittoria Wolf Bassi, Pietro Vittanovich, Aristide Gabelli e rettori e professori dell’Università come Giuseppe De Leva, Giampaolo Vlacovich, Luigi Luzzatti, Giovanni Canestrini, Guido Mazzoni, Adolfo Sacerdoti, Francesco D’Arcais e i già citati Alberto Morelli, Vittorio Polacco e Vincenzo Crescini; un’altra parte della società venne rappresentata da politici, industriali come Gino Cittadella-Vigodarzere, figlio del senatore Andrea, Domenico Coletti, Leone Romanin Jacur, Paolo Camerini, Luigi Chinaglia, Leone Wollemborg e sottoscritta dal patriota e storico del Risorgimento Carlo Tivaroni. La costituzione del Comitato avvenne ufficialmente il 9 giugno 1890.

Queste sono solo alcune delle personalità che espressero fin dall’inizio la volontà di aderire ai fini della Società, ma ben presto il numero dei soci aumentò, dai 49 firmatari del 1890, si arrivò ai 113 soci nel 1893 e, dieci anni dopo, addirittura ai 420. Per promuoverla, nel 1892, si costituirono i Comitati indipendenti d'Este e Belluno, agevolati dal prof. Polacco e, sempre nello stesso anno, parteciparono al Congresso Nazionale di Venezia, il cui tema principale affrontato fu la promozione delle scuole. I propositi della Società Dante Alighieri vennero interpretati dal Comitato patavino con varie iniziative che lo videro impegnarsi nell'organizzazione di cicli di conferenze pubbliche. Ad inagurare la stagione fu lo storico dalmata Giuseppe De Leva che espose in modo semplice e chiaro il programma della Dante, seguito poi da Giovanni Franciosi, insegnante di lettere nella Scuola Normale di Modena, in una esposizione non a caso su Dante, per poi passare a Luigi Rasi che espose L’arte del comico. Qui di seguito il resoconto delle conferenze organizzate dal comitato dalla nascita al 1893:

Comitato dante 1893.1Comitato Dante 1893.2
Comitato Padovano della Società Dante Alighieri, Rendiconti annuali del Comitato Padovano della Dante Alighieri (1894)