Leonardo da Vinci
L'ultima cena (dettaglio) - immagine di pubblico dominio
Tempera e olio su intonaco. 460×880 cm.
Milano, Convento di Santa Maria delle Grazie, Refettorio
II.3.1.
Registri delle missive 206 bis, cc. 161v-162v
Milano, 29 giugno 1497
Il duca scrive al segretario Marchesino Stanga raccomandandogli di verificare l’andamento e il buon esito di una serie di attività. Alla missiva è allegato un elenco; nel quinto capoverso si ricorda di sollecitare Leonardo perché concluda l’opera iniziata nel refettorio delle Grazie sulla base di accordi scritti che ne garantiscano i tempi di realizzazione. Il memoriale prosegue con diverse indicazioni riguardanti altre committenze ducali.
Bibl.: Osimo 1983, p. 93; Villata 1999, pp. 101-103 n. 116; Villata 2005, pp. 160-161; Io Lionardo da Vinci 2015.
Trascrizione (PDF, 86 KB)
II.3.2.
Autografi, b. 102, fasc. 34
Milano, 22 marzo 1498
Gualtiero Bascapè, cancelliere ducale, scrive al duca Ludovico il Moro per aggiornarlo sulla salute dei suoi figli, sui lavori in Santa Maria delle Grazie, che procedono alacremente, e su altri accadimenti.
Carta conservata in camicia moderna recante l’indicazione dattiloscritta: «1498 marzo 22: Gualtiero Bascapè riferisce al duca che i lavori del Santuario delle Grazie procedono alacremente».
Bibl.: Osimo 1983, p. 93; Villata 1999, p. 110 n. 125.
Trascrizione (PDF, 61 KB)
II.3.3.
Fondo di Religione, b. 1398
Milano, 1765 ca.
Trascrizione di un passo della Vita di Leonardo da Vinci di Giorgio Vasari fatta da padre Vincenzo Maria Monti.
Bifoglio cartaceo n.n., custodito in camicia del sec. XIX (?) recante la titolazione: «1765-1773. Si discorre delle pitture di Santa Maria delle Grazie ed altre cose scritte dal Padre Monti <ed altre … Monti di mano successiva>».
Trascrizione (PDF, 81 KB)
II.3.4.
Studi parte antica, b. 201
Milano, 17 giugno 1799
Parere di Giuliano Traballesi, professore di pittura all’Accademia di Brera, al Dipartimento della pubblica istruzione presso la Congregazione delegata. Due mesi dopo la soppressione del monastero di Santa Maria delle Grazie, Traballesi scrive a proposito dello stato conservativo del Cenacolo definendolo una «disgraziata opera», «maltrattata» da sempre e da ultimo rovinata dagli interventi settecenteschi, tanto che ormai ogni rimedio risulterebbe inutile.
Bifoglio cartaceo n.n. titolato A.
Nel margine superiore sinistro: «Copia».
Trascrizione (PDF, 25 KB)