Fossoli

CAMPO DI FOSSOLI

 

Il campo, situato in Emilia Romagna, a sette km a nord di Carpi, in provincia di Modena, ha conosciuto nel tempo molteplici utilizzi. Ecco perchè oggi l'area appare modificata rispetto a quella che era nel periodo bellico, a motivo del deterioramento degli edifici e dei successivi rifacimenti. Oggi colpisce lo sviluppo della vegetazione tra quanto resta delle baracche, vegetazione assente negli anni 1943-45.

 

FossoliAttuale

Il campo nel tempo:

  1. Luglio 1942- 8 settembre 1943: Campo per prigionieri di guerra alleati
  2. 5 dicembre 1943- 15 marzo 1944: Campo di concentramento per gli ebrei
  3. 15 marzo 1944- primi di agosto 1944 Campo di polizia e transito utilizzato dalle SS per la deportazione dall'Italia ai lager del Reich (campo nuovo) e campo per internati civili (campo vecchio)
  4. Agosto 1944-fine novembre 1944: Centro di raccolta di mano d'opera per la Germania
  5. Novembre 1945- maggio 1947: Centro di raccolta di profughi stranieri
  6. Maggio 1947- agosto 1952 : Nomadelfia (di Don Zeno Saltini)
  7. Luglio 1954- marzo 1970:Villaggio San Marco (assistenza ai profughi giuliano-dalmati)
FossoliCampoVecchioENuovo

 

Quando il campo nasce nel maggio del 1942 per militari britannici e sudafricani catturati in Africa Settentrionale, voluto dal Ministero della guerra che sceglie ed espropria i terreni, vengono costruiti due campi congiunti: Campo vecchio, così chiamato perchè fu il primo ad essere costruito, di circa 9 ettari, e Campo nuovo, costruito per secondo, di circa 6 ettari. Il campo vecchio presenta cento baracche, mentre il campo nuovo ha trenta baracche più grandi si stima che, in totale possano aver avuto una capienza di circa 5000 unità; il tutto costruito con materiali piuttosto scadenti, per velocizzare la costruzione e su un terreno paludoso.

Tuttavia, il campo è dotato di allacciamenti a reti idriche, elettriche e telefoniche, ed è illuminato notte e giorno, per scoraggiare le fughe.

La svolta avviene con l’8 settembre 1943 quando il Campo nuovo viene preso dai tedeschi occupanti. Ora i prigionieri inglesi vengono inviati in Germania, mentre sono i soldati italiani ad essere catturati. Dal novembre la Repubblica Sociale Italiana, appena fondata, inizierà a rastrellare gli ebrei, equiparati a cittadini stranieri di nazionalità nemica. Presto Fossoli viene individuato come il campo principale per il loro internamento.

In data 2 Dicembre la prefettura di Modena chiede al comune di Carpi di attrezzare il campo per il concentramento di ebrei: i primi 70 ebrei arriveranno già il 5 dicembre benchè il campo non sia pronto ad accoglierli.

Con l'occupazione da parte dei tedeschi, il campo nuovo requisito il 15 Marzo dalla Polizia di Sicurezza (PdS) di Verona- diventa un campo di transito per oppositori politici ed ebrei, mentre il Campo vecchio rimane sotto la Questura di Modena, restando un campo di concentramento per antifascisti, giovani renitenti alla leva di Salò, partigiani, operai in sciopero o persone che hanno fornito aiuto a perseguitati.

 

La vita nel campo

Il campo è diretto ufficialmente da Karl Titho accompagnato da meno di una decina di SS, la sorveglianza rimane alla Questura di Modena.

Il Campo nuovo è diviso in tre settori: un settore di vigilanza, uno per gli ebrei e uno per gli oppositori politici. Le baracche sono in muratura e con un tetto a due falde, quelle dei politici prevedono più o meno 320 persone, mentre quelle degli ebrei circa 256. Nel gennaio del ‘44 alcune baracche vengono fornite di tramezze ad altezza d’uomo per consentire intimità alle famiglie, dopo marzoinvece le persone vengono separate per sesso.

Secondo il Libro della memoria di Liliana Picciotto circa 2800 ebrei sono passati da Fossoli. Per loro il campo ha rappresentato un punto di passaggio prima di essere portati ad una ignota destinazione. Lì gli internati non hanno subito interrogatori o violenze, il lavoro stesso non era obbligatorio. E' la lontananza dai familiari, la convivenza in cameroni da 160 persone, la fame, ma soprattutto l’incertezza per il futuro ad angustiarli.

FossoliVitaCampo

 

I trasporti

Non appena si raggiungeva un numero intorno a 500 o 600 ebrei puri veniva organizzata la partenza di un convoglio, solitamente verso Auschwitz, distante cinque o sei giorni, stipati in vagoni bestiame senza viveri e spazio personale. Gli ebrei misti sono trattenuti con l'illusione di una imminente liberazione fino al 1 Agosto '44, quando il campo verrà trasferito a Bolzano, e alla fine verranno anch'essi deportati.

Dalla fine di gennaio 1944 fino ai primi di agosto 1944 partirono numerosi convogli da Fossoli verso le destinazioni di Bergen-Belsen, Auschwitz e Mauthausen, lager quest'ultimo destinato ai deportati politici.
Il primo convoglio verso Auschwitz fu quello che partì il 22 febbraio del '44, su cui, insieme a tanti ferraresi, viaggiò pure Primo Levi.

La Transportlisten, cioè la lista nella quale venivano riportati gli ebrei da deportare, veniva scritta in più copie, due destinate al campo di Fossoli e le altre destinate all’ufficio B4 della Gestapo a Verona e all’amministrazione del campo; la partenza di ogni convoglio andava segnalata con telegramma urgente a tre amministrazioni: il campo di concentramento di Auschwitz, il RSHA a Berlino e l’ispettorato SS per i campi di concentramento di Oranienburg. Si formò quindi una rete formata da quattro punti principali: Fossoli, Auschwitz, Berlino e Oranienburg.

 

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