La cattedrale modenese si colloca come il luogo privilegiato per la musica sacra dell’intero periodo medioevale. La musica e la danza, nei loro valori simbolici, trovano raffigurazione nelle sculture esterne dell’edificio, nei capitelli e nella Porta dei Principi, e nel complesso della Torre Ghirlandina, anche in questo caso sia nei rilievi esterni, sia nel capitello dei Giudici all’interno della Sala dei Torresani. Strettamente legato all’attività del Duomo è l'Archivio Capitolare contenente, tra le altre cose, un fondo musicale di straordinaria importanza per lo studio della musica antica in ambito locale. In particolare l'archivio conserva le testimonianze manoscritte della musica eseguita in epoca romanica, così come ampiamente testimoniata è la cultura musicale cittadina nel corso del Cinquecento, quando la cattedrale annovera fra i propri maestri di Cappella personalità di grande levatura. I principali fondi musicali dell'Archivio sono costituiti da codici manoscritti, databili dal XII al XX secolo, da stampe musicali, a partire dal 1516, da partiture dei maestri di Cappella e, infine, da codici liturgici provenienti da enti del territorio quali parrocchie, confraternite e il Seminario locale