Fra i numerosi e cospicui fondi vantati dalla Biblioteca Estense spicca per ampiezza e omogeneità la raccolta di manoscritti musicali, fonte essenziale per la storia della musica dal XV al XVIII secolo. Nata all’interno di un processo formativo ininterrotto fino al XIX secolo, la raccolta tuttavia fu fortemente incrementata dai duchi Ercole I (1471-1505) e Alfonso II (1559-1597), residenti a Ferrara, e da Francesco II (1662-1694) il quale, quasi un secolo dopo il trasferimento della corte a Modena, ridiede vigore al mecenatismo estense in campo musicale. La configurazione del fondo musicale della biblioteca ex-ducale coincide quindi oggi in gran parte con la sua fisionomia settecentesca. Del primo periodo ferrarese restano ricchi codici manoscritti prodotti per l’uso della cappella ducale, fondata già dal marchese Leonello alla metà del XV secolo, mentre del successivo governo del duca Alfonso II restano diverse cinquecentine contenti madrigali e alcuni codici manoscritti. Il fondo lasciato da Francesco II solo in parte deriva dalla produzione di e per Modena, riflettendo piuttosto un vasto interesse collezionistico e il desiderio di documentare ampiamente l’attività musicale contemporanea.