- Nome
- Alberto Moravia
- Data di nascita
- 28/11/1907
- Data di morte
- 26/09/1990
Nacque a Roma il 28 novembre 1907. Nel 1918 si iscrisse al Liceo ginnasio Tasso, ottenendo la licenza ginnasiale nel 1922 ma non riuscendo a concludere gli studi per problemi di salute. Bisognoso di cure, nel giugno 1924 si trasferì a Cortina d’Ampezzo, continuando autonomamente a formarsi anche grazie a un abbonamento sottoscritto alla Biblioteca del Gabinetto Vieusseux di Firenze.
A partire dal settembre dello stesso anno si spostò spesso di città in città. Scrisse e collaborò, nel corso della sua lunga vita, con le principali testate giornalistiche, tra cui «Il Quarto Stato», «La Fiera letteraria», «900», «La Stampa», «Gazzetta del popolo», «Il popolo di Roma», «Aretusa», e ancora, «Mercurio», «Libera stampa», «Risorgimento», «Il Tempo», «Il Mondo» e «Il Corriere della Sera». Del 1929 è il suo romanzo d’esordio, Gli indifferenti, pubblicato presso Alpes a Milano (ma in seguito pubblicherà con Mondadori e poi Bompiani).
Nel 1935 collaborò alla fondazione di «Caratteri» con Pannunzio e Antonio Delfini. Dal dicembre all’aprile dello stesso anno si recò negli Stati Uniti per tenere alcune conferenze presso la Columbia University. Dopo un viaggio in Cina nel 1937, si ritirò a Capri con Elsa Morante – che sposerà nel 1941 – continuando a scrivere con diversi pseudonimi a causa del clima imperante e delle sue origini ebraiche. Nel 1939 riuscì comunque a ottenere la segreteria di redazione di «Prospettive».
Nell’estate del 1941 si trasferì con la moglie ad Anacapri e dopo l’armistizio dell’8 settembre raggiunse Napoli, dove incontrò Benedetto Croce. Si stabilì a Roma nel giugno del 1943 e pubblicò l’anno seguente il suo romanzo breve Agostino. Nel marzo 1953, con Alberto Carocci, fondò il bimestrale «Nuovi argomenti», nel 1957 pubblicò La ciociara e nel 1960 La noia. Cruciali, in questi anni, furono i rapporti intessuti con Pier Paolo Pasolini, con cui condivideva ideali, interessi e viaggi, e Dacia Maraini, che lo spinse ad avvicinarsi alle questioni sui diritti femminili e al teatro (così da dar vita al Teatro del Porcospino, insieme a Enzo Siciliano).
Nel giugno 1984, tra le fila del Partito comunista italiano, si presentò alle europee, e nel dicembre 1985 gli venne conferito il premio Personalità europea.
Morì a Roma il 26 settembre 1990.
La Casa Museo Alberto Moravia in Lungotevere della Vittoria 1 a Roma conserva la biblioteca personale e l’archivio dello scrittore, mentre i suoi rapporti editoriali sono documentati presso l’Archivio Bompiani e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano.
Giulia Di Perna
Marcello Ciocchetti, Pincherle (Pincherle Moravia), Alberto, in: Dizionario biografico degli italiani, vol. 83, 2015.