Marco Bresadola
Nel corso del Cinquecento lo studio del corpo umano viene profondamente trasformato dalla diffusione della pratica della dissezione anatomica e dall'introduzione dell'illustrazione nei testi a stampa. Le conoscenze trasmesse dall'antichità vengono messe in discussione e un'inedita alleanza tra anatomisti e artisti porta alla nascita di opere innovative come il De humani corporis fabrica (1543) di Andrea Vesalio, che offre nuove descrizioni e immagini delle parti del corpo umano. L'opera di Vesalio esercita una grande influenza sulla medicina e la scienza successiva anche grazie alla pubblicazione di trattati come l'Anatomia dello spagnolo Juan Valverde, scritto inizialmente in spagnolo e poi tradotto in italiano e latino, le cui illustrazioni sono in gran parte riprese dalla Fabrica vesaliana; oppure grazie a opere come il De visione voce auditu di Girolamo Fabrici d'Acquapendente, che ricopre la stessa cattedra padovana di Vesalio e ne sviluppa l'approccio anatomico nella direzione di una comprensione non solo della struttura, ma anche delle funzioni del corpo umano quali la vista, la voce e l'udito. Gli artisti collaborano a queste opere con i loro disegni e le loro incisioni, ma sono a loro volta destinatari di manuali d'anatomia tra cui uno particolarmente famoso è l'Anatomia per uso et intelligenza del disegno, preparato dal medico romano Bernardino Genga e pubblicato postumo nel 1691 dal tipografo Domenico De Rossi a uso degli artisti dell'Accademia di Francia a Roma. Di un secolo posteriore sono le Tabulae anatomicae pubblicate nel 1794 dal medico testesco Justus Christian Loder, amico e maestro di Goethe, che lo definisce "la persona più carina e ingegnosa sulla terra".
Accanto all'illustrazione anatomica si sviluppano, soprattutto a partire dal Settecento, altre modalità di rappresentazione del corpo umano attraverso la costruzione di modelli tridimensionali in cera e altri materiali, o la messa a punto di tecniche di conservazione dei reperti anatomici. Un esempio in questo ambito sono le istruzioni per la preparazione dei vasi linfatici e di altre parti del corpo umano contenute nel Nouveau manuel de l'anatomiste del francese Ernest Alexandre Lauth, pubblicato nel 1829 e in breve tempo tradotto in varie lingue, tra cui l'italiano. In questo periodo conosce un notevole sviluppo anche l'anatomia comparata, su cui si basano tra l'altro tentativi di comprendere le peculiarità della psiche umana e le sue patologie. Questo è l'obiettivo centrale dell'Anatomie comparée du systèm nerveux considéré dans ses rapports avec l'intelligence dei francesi François Leuret e Louis-Pierre Gratiolet, che riprendono anche una lunga tradizione - quella dello studio fisiognomico delle corrispondenze tra caratteristiche morfologiche e tratti caratteriali - che a fine Settecento viene rivitalizzata soprattutto grazie alla fortunatissima opera del pastore protestante e scrittore svizzero Johann Kaspar Lavater.