Scheda del Parco ICCD Scheda del monumento da noi redatta
A seguito dell’ordinanza del 1922 il comune di Palazzolo sull’Oglio si attivò per dedicare un luogo ai suoi Caduti, collocando il Viale delle Rimembranze nella via che porta al cimitero del Paese in cui è possibile trovare il primo monumento ai Caduti della Guerra del 1915-1918.
Nella zona antistante al cimitero è possibile individuare un’area verde che in passato, come ricordano alcuni palazzolesi, veniva utilizzata per la piantumazione annuale di un albero in ricordo dei soldati che avevano perso la vita per la patria.
Il 12 Giugno 1927 tutto il paese si addobbò a festa per ospitare la presenza di Augusto Turati, recatosi a Palazzolo per celebrare una grande cerimonia. Partendo dall’inaugurazione del monumento ai Caduti che si trova accanto alla sede del Comune in via XX settembre, si diresse poi presso Piazza Roma per visitare la nuova Casa del Fascio e, in seguito, visitò ed inaugurò L’orfanatrofio maschile degli Orfani di Guerra situato in quella che oggi è la Scuola Elementare “G. A. Galignani”. Infine passando per la Piazza antistante all’orfanatrofio, Turati e tutta la popolazione a seguito si incamminarono lungo il Viale delle Rimembranze alla fine del quale fu posto un palchetto dal quale Turati tenne il suo discorso.
Degli originali 138 cipressi che una volta accompagnavano tutto il percorso del Viale ne rimangono solo 9 esemplari malridotti, mentre gli altri sono stati sostituiti da tigli. Nell’area antistante il cimitero è possibile individuare 9 antiche conifere, 4 pini marittimi ed infine 3 conifere piantate recentemente.
Il monumento ai Caduti nel Cimitero del paese venne costruito nel 1916, in pieno periodo bellico, per poi essere inaugurato con una vera e propria cerimonia pubblica il 23 Giugno 1918.
“Esso raffigura un macigno spezzato quasi divelto da una bufera, su cui si appoggia e vi si adagia il vessillo italiano. Ai lati figure simboliche ricordano le diverse armi italiche. Nel basamento, due lunghe lastre di marmo portano incisi i nomi dei gloriosi Palazzolesi caduti sul campo di battaglia. Fra il basamento, al principio del macigno che s’infrange, fra il vessillo e i simboli, a lettere chiare e forti, si legge l’epigrafe: PALAZZOLO RICORDA I FIGLI CADUTI PER LA PATRIA FORTI NELLA VITA-EPICI NELLA MORTE NELLA STORIA ETERNI.
Più in giù, quasi a lambire le fosse, se esistessero nel sottoterra, sullo striscione che circonda il monumento, si legge: il sonno dei forti”
(Da un dovere che si impone. Ricordare Memento Vita, Milano, Stab. Gustavo Modiano&C., 1919, p. 36)