Arcangelo Bernardini
print this pageL'Ingegnere Arcangelo Bernardini arrivò in Sardegna nel 1920 e ricoprì la carica di direttore tecnico amministrativo del Gruppo Miniere e Fonderie d’Antimonio di Villasalto per ben trentatré anni.
Egli fu un valido dirigente, instancabile lavoratore e organizzatore e, per le sue doti di alto ingegno, venne considerato una delle personalità più illustri nell’ambito dell’industria mineraria sarda.
Operò con rara competenza, dedicando energie e passione nell'organizzazione dei cantieri e nel potenziamento della produzione. Con le sue geniali innovazioni, apportò un continuo e costante miglioramento ai sistemi di lavorazione, dall’escavazione alla coltivazione dell’antimonio, dal trattamento alla fusione del minerale.
Nel 1930 brevettò due processi per la fabbricazione di un ossido purissimo di antimonio, denominato Italox, ottenendo nel 1931 dalla Fondazione Nazionale Tecnico Scientifica Principe di Piemonte il primo premio per il miglior brevetto dell’annata e venne proposto per la Medaglia d’Oro.
Nel 1934 mise a punto un nuovo processo per la disarsenicazione del metallo in una sola operazione, l'anno dopo vinse il secondo premio della Fondazione Nazionale Tecnico Scientifica e nel 1936 si aggiudicò, nuovamente, il primo premio Principe di Piemonte.
Nel 1937 risultò vincitore della quinta categoria Siderurgia e Metallurgia, sempre della Fondazione Nazionale Tecnico Scientifica e, in occasione del raduno dei Dirigenti a Bolzano, venne premiato Medaglia d’Oro.
L'Ingegner Bernardini morì improvvisamente nel settembre del 1953.