Le opere

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La collezione Scaramangà si caratterizza per la varietà degli oggetti che custodisce, alternando alle opere pittoriche e scultoree, beni di arte minore. Il museo conserva, inoltre, la più ampia collezione di oggetti relativi alla città di Trieste.

Numerose sono le opere di rilievo che fanno parte della collezione, tra queste Atto di omaggio di Capodistria al Doge Vendramin di Gaspare Diziani (Belluno, 1689 – Venezia, 17 agosto 1767), Ritratto di Ciriaco Catraro eseguito nel 1836 da Giuseppe Tominz (Gorizia, 6 luglio 1790 – Gradiscutta, 24 aprile 1866) e un dipinto ad olio su lastra di rame raffigurante Veduta di piazza di Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova, 16 giugno 1762 – Milano, 24 agosto 1844).

Scaramangà possedeva circa settecento stampe, esemplari del XVIII e XIX secolo, tra cui le due opere di Giuseppe Rieger (Vienna 1802/12 - Trieste, 27 giugno 1883) Costa occidentale dell’Istria disegnata per ordine del Lloyd Austriaco e Panorama della costa e delle isole di Dalmazia nei viaggi del Piroscafo del Lloyd Adriatico, formate entrambe da una serie di stampe incollate tra loro. Della collezione fa parte inoltre un album contenente cento disegni di Giuseppe Bernardino Bison e diverse miniature raffiguranti ritratti di uomini illustri della città.

Giovanni Scaramangà, da grande collezionista qual’era, raccolse numerosissimi oggetti di vario tipo: le ceramiche fabbricate tra la fine del settecento e l’inizio dell’ottocento nel capoluogo giuliano, orologi a pendolo di Kandler, tessili come tendaggi, paramenti e peltri della fabbrica di Dionisio Ciana, monete, medaglie e mazzi di carte da gioco fabbricate a Trieste, tra cui il primo mazzo stampato nel 1759 da Rafael Marsiglio.

Una delle collezioni più importanti di Scaramangà è formata dai beni librari: egli acquistò nove incunaboli, diversi codici miniati manoscritti del XV e XVI secolo e il Codice dell’Ufficio di San Servolo, che ancora oggi è uno degli oggetti più preziosi della raccolta..

La fondazione Scaramangà ancora oggi prosegue l’attività collezionistica, operando nel mercato delle opere d’arte contemporanea di arte e artisti riconducibili al territorio triestino e istriano.


Bibliografia essenziale
- M. Szombathely, L'ufficio di San Servolo della collezione Scaramangà, “Archeografo Triestino”, ser. IV, vol. XXIV (LXXIII della raccolta), 1962, pp 59-82
- A. Rossetti De Scander, Il museo della fondazione Giovanni Scaramangà di Altomonte a Trieste, Trieste 1992
- V. Maggi, Casa Scaramangà, dipinti e carte da gioco, “Il Piccolo”, 05 dicembre 2012

Fondazione Scaramangà, allestimento

orologio in stile impero
di manifattura triestina

Fondazione Scaramangà, collezione