Condividendo in modo convinto la necessità di “rialzare nella coscienza del popolo l’idea del suo dialetto” sostenuta dal maestro Ernesto Monaci, Cesare De Lollis, a partire dall’ultimo ventennio dell’Ottocento, pubblica diversi saggi riguardanti le peculiarità dei dialetti italiani, a cominciare da quelle di quello natio casalese.
Il suo interesse per le analisi glottologiche e dialettali trova riscontro in un numero cospicuo di esemplari della Miscellanea De Lollis.
Si segnala Il vocabolario vastese compilato dal letterato Luigi Anelli, il volume Abruzzesismi del linguista Fedele Romani, lo studio dell’etimologia di alcuni vocaboli della parlata calabrese in Scavi linguistici in Calabria del glottologo tedesco Gerhard Rohlfs, le espressioni dialettali veneziane raccolte da Cesare Musatti nell’opuscolo Intercalari dei patrizi veneziani di quattro secoli fa, l’individuazione dell’origine etrusca di diversi toponomi toscani da parte del linguista toscano Silvio Pieri in Di alcuni elementi etruschi nella toponomastica toscana, la presentazione di alcune espressioni tipiche del dialetto di Viverone a cura di Giuseppe Clerico.