Numerosi sono i contributi della Miscellanea De Lollis che testimoniano l’attenzione filologica e linguistica del possessore nei confronti della letteratura a lui più prossima da un punto di vista temporale o contemporanea.
Le liriche della poetessa teramana Giannina Milli, cui Alceste De Lollis - padre di Cesare - dedicò nel 1850 il componimento A Giannina Milli. Un fiore, si alternano all’analisi delle opere di Giacomo Leopardi - riecheggianti, a detta del De Lollis, il Canzoniere di Francesco Petrarca per via delle “reminiscenze acustiche” risultanti dai “consensi dell’anima” condivisi dai due autori - ed agli approfondimenti sull’umorismo ne I promessi sposi, sulla narrativa e sulla drammaturgia verghiana e sulla produzione di Giosuè Carducci, “poeta della storia per la storia”. Seguono poi le disamine dell’anima poetica pascoliana, dei testi di Luigi Siciliani e delle atmosfere tracciate dal “magnifico, stupefacente sensuale” Gabriele D’Annunzio.