Più della metà della Miscellanea De Lollis è costituita da opere di saggistica filologica e letteraria.
I contributi che ricostruiscono le origini della letteratura italiana, nello specifico, testimoniano in gran parte gli interessi del De Lollis provenzalista, che si occupa in particolare dell’influenza esercitata dalla lirica occitanica sulla poesia in volgare dei rappresentanti della Scuola siciliana, della Scuola toscana e del Dolce Stil Novo.
Si segnalano, tra gli altri, lo studio su un sirventese toscano del XII sec. ad opera del filologo Antonio Restori, le indagini di Ernesto Monaci sulle antiche cantilene giullaresche toscane, il ritratto di alcuni poeti trobadorici italiani, quali Sordello da Goito, sul quale De Lollis pubblicò nel 1896 il volume monografico Vita e poesie di Sordello di Goito, e Rugetto da Lucca.
Non mancano i riferimenti alla lirica religiosa duecentesca: il critico letterario Domenico Petrini, ad esempio, sottolinea - in una pubblicazione datata 1917 - la visione dolorosa della vita presente nella produzione poetica di Jacopone Da Todi.