Pietro Milone
print this pagePietro Milone nacque a Palmi (Rc) il 20 novembre del 1857, da una modesta famiglia, e poté compiere soltanto pochi anni di studio data la necessità di intraprendere l’arte del libraio-legatore in un negozio di un suo parente il quale, tra un’indicazione ed un’altra circa l’attività del lavoro, gli impartì pure i fondamentali insegnamenti della grammatica. E' qui che iniziò a comporre qualche brano dialettale molto gradito ed apprezzato dagli amici che frequentavano la bottega.
Fu così che essa diventò un vero laboratorio d’arte, non a caso chiamata la Zanichelli di Palmi, tanto che poi diventò il ritrovo abituale di artigiani, medici, avvocati e gente di qualsivoglia rango, dove si trascorrevano piacevolmente intere giornate ad ascoltare battute, versi e poesie in vernacolo composte ed improvvisate dal giovane Milone. Lo spunto era dato dagli avvenimenti più o meno vari o dai fatti che accadevano nella zona e che in questa bottega trovavano sfogo ed attuazione immediata con traduzione in versi od in poesia, a volte burleschi ed a volte carichi di humor, ma sempre ascoltati con interesse, anche perché spesso colorati da uno stile vivace ed umano che sapeva entusiasmare tutti gli appassionati di poesia dialettale.
Alcune di queste poesie furono pubblicate nel 1896, nel 1897, nel 1899, nel 1901 e nel 1915. Altre rimasero gelosamente custodite perché rappresentavano non soltanto le tappe principali della sua vita ma riguardavano pure la storia di un paese e dei suoi personaggi.
Più tardi, in seguito ai numerosi incitamenti ed alle continue sollecitazioni di molti amici, decise di raggrupparle in un volume che pubblicò nel 1922 col titolo Picci e Zannelli.
Nel 1923 era stato designato dal procuratore del re come giurato presso la locale Corte di Assise. Rifiutò con grande cordialità ma volle immortalare questa sua rinuncia con dei versi memorabili intitolati «Supprica a lu cavaleri Boianu» (Presidente della Corte).
Pietro Milone, dotato di un particolare senso umoristico, fu uno degli uomini più rappresentativi della città di Palmi dato che seppe sviluppare un tipo di letteratura che non soltanto apportò interesse e curiosità alla gente del tempo ma sensibilizzò l’animo di più generazioni.
Morì a Palmi il 4 Novembre del 1933.