Salvacondotto dei Deputati alla Sanità
Archivio di Stato di Sondrio, Biblioteca Rajna, b. D I, III 37, fasc. 18/ag
[Traona] 28 luglio 1628 - Morbegno, 4 ottobre 1628.
Due lasciapassare rilasciati dai > Deputati alla sanità di Traona e di Morbegno.
Intestati entrambi ad Antonio Maria d’Artaria, certificano che il possessore è “libero d’ogni sospetto di peste”.
Decisioni del Magistrato di Valtellina in merito ai sospetti di peste
Archivio di Stato di Sondrio, Biblioteca Rajna, D I, III 36, fasc. 5 a-t, sottof. A
25 ottobre 1629.
Viene dichiarato sospeso il commercio con il contado di Chiavenna e con le terre e i luoghi dei Grigioni fino a nuovo ordine “tanto con bollette o fedi, quanto senza bollette ne fedi sotto pena della vita”, a chi contravverrà a tale ordine.
Viene ordinato ai deputati dei Terzieri di sotto e di Tirano di mettere guardie ai passi di confine per il controllo degli accessi in Valtellina.
Grida che proibisce l’esportazione di grani al di fuori del Terziere di Mezzo
Archivio di Stato di Sondrio, Biblioteca Rajna, D I, III 36, fasc. 5 a-t, sottof. b
6 dicembre 1629.
Il > podestà, Andrea Carbonera, fa pubblica grida e proclama che nessuna persona ardisca condurre fuori dal Terziere di Mezzo alcun tipo di grano: la pena consisterà nella perdita di tali grani, degli animali che li condurranno e della vita per chi tenti tale frode.
Bando della comunità di Sondrio
Archivio di Stato di Sondrio, Biblioteca Rajna, D I, III 36, fasc. 5 a-t, sottof. D
1° febbraio 1630.
I Capitani di Valtellina, il > Cancelliere di Valle, e il Soprintendente alla Sanità di tutta la Valtellina, affermano e ordinano il bando della > Comunita di Sondrio luogo dichiarato infetto di mal contagioso
Dichiarano inoltre che nessuna persona possa entrare in altre comunità distanti oltre due miglia senza bolletta sanitaria e senza prima passare dalle guardie sotto pena pecuniaria.
Per le persone provenienti da luoghi sospetti la pena potrà essere la confisca dei beni e la vita. Osti e bettolini non potranno “dar da mangiare al alcun paesano, ne alloggiarne, ne alcun paesano ardisca andar all’hosteria, ne bettola nella sua propria comunità”.
Lettera al Cancelliere di Valle Nicolò Parravicini
Archivio di Stato di Sondrio, Raccolta Romegialli – cartelle, b. 17, fasc. 10, sottof. 9
Ponte, 6 febbraio 1630.
L’estensore, che si dice “talmente atterrito che resto come fuor di me stesso», riferisce minuziosamente dell’esame da lui condotto su un cadavere che mostra chiari segni di peste:
"ho visitato quel corpo dove l’ho trovato sopra la spalla sinistra un carbone largo come un > ducatone nerissimo che à vederlo metteva spavento dalli signori medici."
La decisione è di mettere in quarantena tutti gli abitanti della casa del defunto.
Regole emesse dal Consiglio di Valle per effettuare la “purga” di beni e persone al fine di contrastare la diffusione della peste
Archivio di Stato di Sondrio, Biblioteca Rajna, D I, III 36, fasc. 5 a-t, sottof. F
21 maggio 1631.
Per arginare il contagio, il > Consiglio di Valle decide di adottare norme stringenti per la disinfezione di oggetti e di persone.
- Che tutti, sotto pena della vita e della perdita dei beni, siano obbligati a esporre alla purga tutti i loro beni, nessuno escluso;
- Ogni persona, dopo la pubblicazione della presente grida, dovrà porre all’aria, in corti, orti o altri luoghi aperti, i mobili “grossi” di legno e simili; dovrà pulire la casa da ogni immondizia, “scoparla bene e levar le ragnine”.
- Ogni persona dovrà anticipatamente far purgare una casa dove riporre i mobili che saranno purgati, e prima di entrare ognuno dovrà deporre i suoi panni e sottoporsi al lavaggio del corpo alla presenza dei Deputati.
- Quando una famiglia sarà avvisata del giorno e dell’ora della purga, dovrà portare a purgare i panni e i mobili.
- Riportati i panni purgati a casa e lavate le persone, queste dovranno giurare di non parlare con altri non “immondi”, ne “trafficar cosa alcuna”.
- Ognuno deve preparare il necessario alla purga come legna, rasa, calcina…
- Ognuno si farà carico delle spese per la purga della propria casa, mentre le case utilizzate dal pubblico e quelle senza proprietario saranno a carico della comunità.
- Sotto pena della vita tutti dovranno obbedire al deputato.
- Il modo in cui avverrà la purga sarà di spettanza dei deputati.
- Al momento della purga si daranno altre informazioni necessarie.
- Che ogni persona, davanti alle sue case, nelle strade, corti, cantoni e altri luoghi, entro 3 giorni, abbia pulito e tolto ogni sorta di letame e immondizia, e sia tenuta a tenere pulito sotto la pena di scudi 25.
- Che ognuno obbedisca ai deputati sia per quanto riguarda la purga che per il mantenimento delle sentinelle alle porte.
- Che nessuno lasci la sua terra o comunità senza licenza dei deputati del suo quartiere. È fatto divieto di alloggiare forestieri senza licenza dei deputati.
Ordini emanati dai Deputati alla Sanità della Valtellina, per continuare la vigilanza sulla diffusione della peste
Archivio di Stato di Sondrio, Biblioteca Rajna, D I, III 36, fasc. 5 a-t, sottof. G
8 novembre 1631.
Nuovi ordini emanati dai > Deputati alla sanità della Valtellina per prevenire le infezioni di peste.
- Che nessuno lasci il territorio senza bolletta dei Deputati.
- Che nessuno osi violare muri e guardie per entrare o uscire dal territorio.
- Se qualcuno dovesse ammalarsi andrà subito segnalato ai deputati.
- Chi ha ancora liti o scritture o altro da pagare sia tenuto a farlo nel termine di 8 giorni consegnando i beni da purgare a Giovanni Antonio Marozza “purgatore eletto”
- Passata “la prima hora di notte” saranno chiusi gli accessi che non potranno essere aperti se non per casi urgenti, e resteranno chiusi fino “all’Ave Maria dell’alba, e perciò ogn’uno resti avisato di venir dentro alla debita hora”.
- Nessuno, né oste né altra persona, alloggi né tenga in casa alcun forestiero “passata l’Ave Maria della sera” senza licenza dei deputati.
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