Corneto, 1846. Si fa avanti l'impresario Mascagni: carteggio

Archivio Storico Comunale di Tarquinia, Carteggio amministrativo, tit. XIV, fasc. 11, 4875-2

estremi cronologici
6 marzo 1846 - 29 aprile 1846
descrizione fisica
Il fascicolo 4875 è composta da 79 carte
Tarquinia, Archivio Storico Comunale, Carteggio amministrativo, tit. XIV, fasc. 11, 4875. Stipendi artisti
Tarquinia, Archivio Storico Comunale, Carteggio amministrativo, tit. XIV, fasc. 11, 4875. Stipendi artisti
Descrizione: Carteggio relativo all'opera in musica proposta dall'impresario Mascagni per la stagione primaverile. Contratti. Elenco dei personaggi. Trattative per il vestiario. Sonetti a stampa per le cantanti Laurina Toderini e Anna Carletti.
 
Contenuto: Il 6 marzo 1846 scrive Giovanni Mascagni da Perugia al gonfaloniere. Sembra che il gonfaloniere abbia dato precedenza al Mascagni per le opere in musica a partire dal 20 aprile e per 27 o 28 messe in scena. Gli spartiti che si potranno fare sono questi: Il Marin Faliero, La Chiesa di Rosembergh, Il Furioso, La Sonnambula. Chiede per questa prestazione lo stesso dell'ultima volta. Gli riferisce inoltre che sarà il suo agente in Roma a inviare elenco della compagnia.
Lettera di Ercole Marzi, agente teatrale in Roma del Mascagni, su carta intestata del 9 marzo 1846. In essa si trova
l'elenco dei cantanti che formeranno la compagnia. (in allegato) Specifica che Annetta Carletti e il tenore Deangelis e i "Bassi" sono "sperimentati artisti", i suddetti cantanti contrassegnati hanno anche belle figure, cosa vantaggiosa al teatro. Documento (di cui esiste anche minuta) che ripercorre le trattative per portare l'opera musicale a Corneto.
Il 10 marzo si riuniscono gonfaloniere e deputazione teatrale che pone la questione della mancanza di denaro sufficiente tabellato. Il gonfaloniere fa capire che si potrà estenedere fino a 500 scudi. Si decide di far venire a Corneto il Mascagni (relativa minuta) per le trattative.
Il 24 marzo si ritrovano i tre in casa del gonfaloniere per analizzare la proposta del Mascagni che nel frattempo si era portato a Corneto. Il Mascagni offre un'orchestra completa, i necessari cantanti principali, seconde parti e coristi per la scorta totale di 518 scudi. Nel caso si ottengano i permessi a Civitavecchia si stipulerà il contratto.
Il 27 marzo si "è adunato un terzo congresso" nel quale si espongono questioni relative alla mancanza della scrittura di alcuni cantanti. Si decide poi di non eseguire l'opera "Ernani" (di Verdi) perché in programma a Civitavecchia dove con i maggiori mezzi sarà sicuramente di miglior riuscita. Quindi si decide per "La Sonnambula" e "Il Marin Faliero";
Minuta indirizzata al delegato apostolico in cui si fa presente che, visto il desiderio della popolazione di avere per la festa di Valverde l'opera in musica nel teatro, si richiede la possibilità di sommare al titolo del 1846 anche quello dell'anno successivo "senza il quale riuscirebbe vana ogni premura". (25 marzo): autorizzazione accordata dalla delegazione apostolica.
Ancora il 27 marzo il gonfaloniere scrive ai deputati teatrali ai quali mette a disposizione i 520 scudi promessi.
Contratto prestampato con cui il 30 marzo 1846 il sig. G. Staffolini, primo basso assoluto, si impegna ad essere a Corneto dal 12 aprile al 22 maggio. (in allegato)
Lettera di Giulio Staffolini al gonfaloniere del 4 aprile nella quale afferma di aver ricevuto la lettera dello stesso con cui si affermava che non si sarebbe fatta la scrittura di lui e della Carletti fin quando tutti i soggetti dell'opera non si trovavano alla Piazza. Lo Staffolini lamenta che è impossibile farsi carico di tale organizzazione degli altri soggetti. Chiede una risposta con cui si faccia una qualche garanzia. (vario carteggio sull'argomento).
Controproposta di Ercole Marzi che per 400 scudi verrebbe lui stesso con compagnia e eseguire un corso di 15 recite dello spartito classico "Gli Ernani" di Verdi ed effettuerebbe anche musica di chiesa, con la massima tranquillità. (segue elenco dei cantanti).
Lettera di Giovanna Marini Carletti del 14 aprile da Fabriano. Si tratta della madre di Annetta che chiede alcuni favori al gonfaloniere.
Progetto di Giovanni Mascagni per le rappresentazioni teatrali in Corneto: L'opera incomincia il Lunedì in Albis e prosegue per venti sere; L'opera sarà in musica con due spartiti: La Sonnambula e l'Ernani; A completamento dell''orchestra della città il Mascagni porterà dieci professori; Scorta di 518 scudi per il Mascagni. Con questi denari pagherà sia i dilettanti del paese che i professori stranieri; sarà tenuto all'illuminazione; Dovrà essere obbligato con tutti i professori a suonare alla messa solenna nella Festa di Valverde. Contratto di opera della Società Filarmonica di Corneto per il periodo dell'esibizione nel Teatro della Compagnia Mascagni
Firmato l'8 aprile da Nicola Ferrari, direttore e primo violino; da Nicola Maneschi, Gio. Battista Mencarelli, Salvatore Berigoni. Altro contratto con cui si specificano altri articoli (in allegato). Si evince che gli spettacoli avranno inizio il 24 aprile.
Minuta dello stesso contratto. Carteggio sul vestiario del teatro. Scrive da Roma Gio. Battista Lopez. Spende scudi 5 per far trasportare gli abiti di Nicola Sartori da Roma a Corneto (altri probelmi). Lettera intestata "Niccola Sartori, Vestiarista Teatrale in Roma, Via di Torre Argentina, n° 54. Scrittura privata con cui si fa istrumento di affitto degli abiti del Sartori per il gonfaloniere Conte Lorenzo Soderini. Per l'opera del Marin Foliero. Articoli del contratto.
Contratto prestampato del Sartorj. (24 aprile 1846) Minuta con cui si avverte il delegato apostolico che il 27 aprile avrà inizio l'opera in musica "Il Marin
Faliero" Il Gonfaloniere scrive a Marzi per ottenere nel più breve tempo possibile lo spartito della "Beatrice di Tenda". 29 aprile 1846; Risponde il Marzi che il proprietario dello spartito (il Sig. Concetti) chiede garanzie di ritorno e 8 scudi; Minuta in cui si dà garanzia di ritorno e del pagamento del nolo di 7 scudi
(1 maggio). Fogli con pagamenti effettuati per le suddette opere. (In allegato) Gli stipendi erano divisi in quarti. La prima donna guadagnava 12 scudi e
50 bajocchi per un quarto.
Sonetti a stampa per le prime donne cantanti: Laurina Toderini e Anna Carletti (in allegato)

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