Vestimenti e abitazioni
print this pageDalla descrizione del vestiario è possibile desumere la condizione sociale, ma anche la differenza di genere. Gli abiti venivano principalmente confezionati in casa dalle donne e utilizzati con tessuti di diversi colori, generalmente di lana. I benestanti si distinguevano per l’uso di pellicce nel periodo invernale e gli addetti alla compilazione precisano che erano utilizzate soprattutto dagli uomini. La biancheria risultava utilizzata sia dagli uomini che dalle donne, quest’ultime se sposate utilizzavano le cuffie per adornare il capo. Le benestanti, inoltre, indossavano abiti guarniti con fazzoletti e nastrini. Il colore preferito nel vestiario risultava il rosso.
Partendo dalle caratteristiche insediative, la popolazione era distribuita in piccoli e medi centri. Le funzioni amministrative e politiche si svolgevano nei comuni di Campobasso e Isernia, che raggiungevano rispettivamente la prima 7667 residenti e la seconda 5179. Sfogliando le carte risulta che la provincia di Molise era prettamente rurale e formata da piccoli e medi comuni che si presentavano come la naturale espansione dei nuclei insediativi primari. Il fulcro dell’economia molisana era l’agricoltura mentre l’artigianato era praticato nei centri principali e molti molisani si dedicavano alla transumanza sottoponendosi a spostamenti temporanei con il bestiame nella vicina regione della Capitanata, l’ attuale Puglia.
La struttura insediativa in Molise si fondava su piccoli e medi nuclei accentrati, prevalentemente sulle zone sommitali. I nuclei abitativi erano di piccole dimensioni e con al centro una torre, un castello o una chiesa. In tali realtà i redattori dell’inchiesta rilevavano tre tipologie di abitazioni: quelle dei benestanti, quelle dei contadini e poi quelle dei bisognosi. Le famiglie agiate disponevano di case a due o tre piani, con balconate, ornate, in alcuni casi, di quadri e addobbi vari. I contadini invece risiedevano sia nei comuni sia nelle campagne. Le loro case erano essenziali, solitamente a due piani, ma con una stanza ciascuno: la stanza superiore per dormire, la stanza al piano basso per il lavoro e in promiscuità con gli animali. Elemento immancabile era il focolare posto generalmente al piano superiore dove vi era la camera da letto; mentre il piano basso serviva appunto per gli animali e le derrate alimentari.
Il testo integrale è consultabile presso l'Archivio di Stato di Campobasso (ASCB).