Timbri

Le biblioteche hanno abitualmente usato timbri (e, in precedenza, annotazioni manoscritte) per indicare la proprietà dei volumi e di altri materiali. I timbri venivano generalmente apposti sul frontespizio (a volte anche, o in alternativa, sul verso) e spesso in una pagina interna (la stessa pagina per tutti i libri, scegliendo convenzionalmente un dato numero di pagina), oltre che sulle tavole fuori testo.

Sono stati in genere preferiti timbri a inchiostro (possibilmente inchiostro grasso), ma in qualche caso, raramente in Italia, timbri a secco (a rilievo) o perforazioni.

Alcune biblioteche hanno utilizzato timbri che contengono anche la data di ricezione (o piuttosto di registrazione in entrata).

Nei libri delle biblioteche si incontrano spesso, ovviamente, anche timbri apposti in precedenza, da altre biblioteche o da possessori privati.