Intitolata al senatore Girolamo Sagarriga Visconti Volpi, che donò alla città di Bari la sua raccolta privata, la biblioteca venne istituita nel 1875 e aperta al pubblico nel 1877 nel Palazzo di Città in Bari vecchia. Nel 1894, allo scopo di migliorarne il funzionamento, il Comune e la Provincia di Bari costituirono un consorzio per la gestione della biblioteca, che da allora prese il nome di Biblioteca consorziale Sagarriga Visconti Volpi; nei due anni successivi venne trasferita nel Palazzo Ateneo dove nel 1925 ebbe sede anche l’Università.
La legge n. 330 del 1958 riconobbe la necessità di dare vita a un istituto bibliografico statale a Bari e trasformò la biblioteca da ‘consorziale’ a ‘nazionale’, pubblica e statale, ampliandone le funzioni e inserendola sotto la giurisdizione del Ministero della pubblica istruzione (fino all’istituzione del Ministero per i beni culturali, alla fine del 1974) al fine di incrementarne il patrimonio e rappresentare la cultura italiana e straniera quanto le altre biblioteche nazionali.
La biblioteca si è nel tempo arricchita di numerose e pregevoli donazioni di fondi manoscritti e a stampa – tra cui quelli di Giuseppe d'Addosio, Tommaso Fiore e Raffaele Cotugno –, oltre che dei nuclei provenienti dalle biblioteche dei conventi soppressi all'indomani dell’Unità. Dal 1986 ospita la sezione dell’Archivio regionale del libro che conserva e documenta la produzione editoriale pugliese.
Dal 1992 la Sagarriga Visconti Volpi è collegata all’OPAC del Sistema bibliotecario nazionale ma conserva i cataloghi a schede dei fondi generali e speciali, alcuni dei quali sono consultabili anche in formato digitale. Nel 2006 la Biblioteca è stata trasferita nella nuova sede all’interno della Cittadella della Cultura, ottenendo spazi molto più ampi in un complesso architettonico degli anni Trenta del Novecento localizzato in una zona piuttosto periferica della città.
La biblioteca conserva un archivio storico (56 buste relative agli anni 1875-1958) e di deposito (83 buste per gli anni 1959-1975); il materiale è stato riordinato e inventariato ma risulta lacunoso a causa delle vicende belliche e dei trasferimenti dell’istituto. Nell’archivio sono conservati 65 registri di tipologie diverse, tra i quali documentano le attività del pubblico un album dei visitatori (1905-1937), otto registri di prestito (fino al 1959 e per il periodo 1962-68) e undici registri di deposito per il prestito dei libri (1941-1958).
Antonella Trombone
Sito della Biblioteca: <http://www.bibliotecanazionalebari.beniculturali.it/>
Anagrafe biblioteche italiane: <https://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-BA0018>
Le biblioteche d’Italia dal 1932-X al 1940-XVIII, Roma, Palombi, 1942, p. 709-711.
Archivi di biblioteche: per la storia delle biblioteche pubbliche statali, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2002, p. 15-20.