Gli scritti di Antonio Labriola su Marx cominciarono a uscire, per iniziativa di Benedetto Croce, nel 1895, col titolo complessivo di Saggi intorno alla concezione materialistica della storia, presso la libreria Loescher di Roma.
Il primo saggio, In memoria del Manifesto dei comunisti, con la traduzione del Manifesto di Marx e Engels, fu poi incluso nel 1934 in un volume della Nuova collana di economisti stranieri e italiani diretta da Giuseppe Bottai e Celestino Arena per la UTET di Torino.
Nel 1938 Croce ripubblicò nella «Biblioteca di cultura moderna» di Laterza, riuscendo a superare l'iniziale divieto imposto dalla polizia, i primi due saggi, con la traduzione del Manifesto dei comunisti e il suo saggio Come nacque e come morì il marxismo teorico in Italia.
La raccolta, col titolo La concezione materialistica della storia, suscitò grandissimo interesse, soprattutto fra i giovani a cui era molto difficile sotto la dittatura fascista informarsi seriamente sul pensiero di Marx e sulle origini del movimento comunista, e fu ripubblicata da Laterza nel 1942 e poi nel 1945 e più volte in seguito (dal 1965 in una nuova edizione a cura e con introduzione di Eugenio Garin).
I saggi di Labriola, con la traduzione del Manifesto dei comunisti, vennero ristampati anche nel 1939 in Unione Sovietica, col titolo originale Saggi intorno alla concezione materialistica della storia e l'indicazione di Parigi, Edizioni di coltura sociale.
Per una bibliografia dettagliata delle edizioni di questi scritti cfr. Antonio Labriola, Tutti gli scritti filosofici e di teoria dell'educazione, a cura di Luca Basile e Lorenzo Steardo, [Milano], Bompiani, 2014.
