- Fonte:
- Carlo Alberto Lumini, Prato, «La Voce», 2, n. 18 (14 aprile 1910), p. 303.
«La Lazzeriniana... è l’araba Fenice. Un tal Lazzerini morendo lasciò al Comune una sua copiosa raccolta di libri ed una certa somma affinché esso li facesse servire ad uso pubblico. Ebbene, da tanto tempo il Comune non ha mai potuto o saputo trovare il locale per questa biblioteca e nessuno si cura di spingerlo a farlo. Questo è già un eloquente indice dell’amore che i Pratesi hanno per la cultura, ed è anche un fatto che non torna ad onore del Comune, che contravviene alla volontà del testatore.»
(Carlo Alberto Lumini, Prato, p. 303)