Aperta al pubblico nel 1978, trae il suo primo nucleo dal lascito testamentario effettuato nel 1831 da monsignor Alessandro Lazzerini in favore della città di Prato. Per molto tempo però la città, nella quale aveva già sede la Roncioniana, non riuscì ad avere la propria biblioteca comunale con un’identità propria come richiesto dal benefattore, che la voleva ‘aperta a vantaggio dei giovani studiosi’. Questi ritardi sono da imputare a diverse vicissitudini e alle varie trattative che il Comune intavolò con la storica biblioteca di Prato.
Una prima convenzione del 1928 stabilì che la raccolta della Lazzerini – più di 8000 volumi compresi in un arco temporale che va dal Cinquecento all’Ottocento – venisse posta sotto la sorveglianza del bibliotecario della Roncioniana. Nel 1937 la Direzione generale accademie e biblioteche del Ministero dell’educazione nazionale consigliò di ampliare i locali della Roncioniana anche in considerazione del fatto che alla comunale erano stati aggregati i volumi della Biblioteca circolante “Luigi Muzzi” fondata nel 1867. Finita la guerra, tra gli anni ‘50 e ’60, il Comune sancì l’apertura della biblioteca affinché l’istituzione godesse di piena autonomia e desse vita ad un centro culturale vivo e moderno, come richiesto dalla crescente pressione dell’opinione pubblica. La raccolta si era frattanto arricchita delle pagine di cronaca pratese presenti sui quotidiani toscani e nazionali – di cui molti posseduti anche in microfilm – coprendo un periodo che va all’incirca dal 1867 ai giorni nostri, a testimonianza della forte connessione tra l’istituzione e la storia del territorio.
La prima apertura fu nel 1978 e sin dall’inizio la Lazzerini si distinse per la scelta, innovativa per il periodo, di consentire una fruizione della raccolta a scaffale aperto. Già all’indomani dell’apertura il pubblico era abbastanza frequente sin dalle prime ore del giorno e composto prevalentemente da scolari e studenti. La sede era allora collocata in via del Ceppo Vecchio, non lontano da dove nel novembre 2009 è stata inaugurata la nuova sede. L’istituto culturale e di documentazione Alessandro Lazzerini si trova oggi in via Santa Chiara, quartiere popolare della città, noto in passato per la presenza dell’azienda tessile “Leopoldo Campolmi & C.”. La scelta di adattare l’antica fabbrica a Polo Culturale è stata voluta e realizzata grazie alla sinergia tra Comune, Regione e l’allora direttore Franco Neri.
Dal 2000 in poi sono consultabili i dati relativi agli utenti iscritti al prestito, al prestito interbibliotecario, alle attività svolte e molti altri. Questi dati mostrano come le attività e i servizi fossero in costante crescita nei primi anni del nuovo millennio. Le statistiche degli ultimi anni sono reperibili sul sito della biblioteca, mentre il periodo 2000-2003 è stato attentamente studiato in una tesi di laurea disponibile per la consultazione in sede. In questo arco temporale il numero dei prestiti è passato da 30.872 nel 2000, a 37.656 nel 2003, mentre il prestito interbibliotecario è quasi raddoppiato (da 478 a 968). Il trasferimento nella nuova sede ha prodotto un nuovo e significativo incremento di pubblico, come mostrano le statistiche su ingressi e prestiti: i primi erano inferiori ai 100.000 nel 2009 e hanno superato i 500.000 solo nell’anno successivo, i prestiti erano inferiori a 20.000 nel 2009 e hanno sfiorato i 120.000 nel 2010; i prestiti interbibliotecari, inferiori a 500 nel 2009, hanno superato di gran lunga i 2500 nel 2010.
Nei primi anni Duemila è rimasta aperta sei giorni su sette, effettuando nei giorni di martedì e giovedì un orario speciale di apertura fino alla 22.30. Dal 2009 sono state sperimentate le aperture domenicali che sono poi diventate strutturali. A partire dal 2022 la biblioteca rimarrà aperta sette giorni su sette dalla mattina fino alle 19.
Letizia Vagli
Sito della Biblioteca: <www.bibliotecalazzerini.prato.it/>
Anagrafe biblioteche italiane: <anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-PO0002>
Archivi, biblioteche, musei pratesi: sistema integrato per la storia locale: guida descrittiva, a cura di Livia Draghici, Prato, Biblioteca comunale A. Lazzerini, 1994, p. 105-173.
Giuseppe Nuti, La Biblioteca comunale Alessandro Lazzerini di Prato, Prato, Comune di Prato, 1978.