PRIGIONIERI DI GUERRA
print this pageAutore: Marica Guccini
Tra i processi del fondo del Tribunale militare di guerra di Venezia si trovano procedimenti a carico di prigionieri di guerra. Inizialmente processati per il reato di diserzione in faccia al nemico, le sorti di questi soldati erano invece destinate ai numerosi campi di prigionia già attivi anche durante il primo conflitto mondiale. Rappresentativo delle imputazioni rivolte a chi cadeva in mano nemica è un passaggio delle carte processuali del fante ferrarese Arturo Cannella, denunciato nel dicembre 1916 perché non avendo risposto all’appello: «non si poté più avere notizie del militare che è tuttora irreperibile. Lo ritengo pertanto incorso nel reato di abbandono di posto di fronte al nemico».
Dal telegramma inviato alla famiglia nel gennaio successivo si scopre che il soldato, dopo essere stato catturato dalle sentinelle austriache mentre aggiustava reticolati presso la linea di Pecinka Nord, era in realtà rinchiuso nel campo di Sigmundsherberg, e in quell’occasione chiede ai propri cari: «Abbonatevi Croce Rossa pacchi viveri».
Dopo l’armistizio, Cannella torna in Italia, nel gennaio del 1919 ottiene il congedo perpetuo ma l’accusa di diserzione ancora in vigore è la causa della sua reclusione, fino a quando nel gennaio del 1920 è assolto dalla testimonianza di un compagno d’armi.
Dimostrazione dell’importante intermediazione della Croce Rossa tra i prigionieri e le famiglie (vedi sezione "Croce Rossa: commissione prigionieri di guerra") è la vicenda di Primo Bassoli, bersagliere portaferiti modenese denunciato per essere passato volontariamente al nemico il 5 giugno 1917.
Nella realtà Bassoli era stato catturato da una sentinella nemica mentre sul Monte Salinchiet era uscito dalla trincea perché richiamato da urla «come di persona ferita o altrimenti in pericolo», e solo grazie alla cartolina consegnata dalla Croce Rossa ai congiunti si scopre che era prigioniero a Mauthausen. Anche Bassoli è assolto per inesistenza di reato solamente nel gennaio del 1920.
Il caporale bolognese Olindo Nucci, denunciato assieme ai commilitoni per diserzione con passaggio al nemico il 15 giugno 1917 nella zona di Castagnevizza, è invece destinato al campo di concentramento di Theresienstadt in Boemia, luogo dove morì nel 1918 Gavrilo Princip, assassino dell’arciduca Francesco Ferdinando ed esecutore materiale del casus belli che scatenò la Prima Guerra Mondiale.
Respingendo le accuse, Nucci chiarisce come quella sera lui e i compagni avessero in realtà avvistato una sentinella austriaca, provando di catturarla con la speranza di ottenere una licenza premio, ma purtroppo le cose non andarono secondo i piani e, circondati da sei austriaci, furono costretti alla resa. Il soldato scrive alla famiglia da Theresienstadt fino alla fine del 1918, ma nell’ottobre del 1919 i congiunti lo dichiarano morto, perché già poco prima del rimpatrio dei prigionieri aveva smesso di dare sue notizie. Nel marzo successivo Nucci è invece a casa propria per poi rifugiarsi in Svizzera, finché il 15 giugno 1921 si costituisce, ed è immediatamente scarcerato e assolto per non provata reità due giorni dopo.
La parabola degli altri due compagni catturati dal nemico è simile, ma una volta rientrati dalla prigionia sono internati nei campi di reclusione italiani per ex prigionieri di Mirandola e di San Giovanni del Dosso. Per i soldati reduci dal concentramento, in questi campi iniziava una seconda prigionia dove, separati dalla popolazione perché considerati possibili diffusori d’idee sovversive, erano sottoposti a interrogatori per accertarne le circostanze della cattura che li costringevano a prolungare l’agonia oltre il termine del conflitto.
DIDASCALIE
3C_1_Denuncia di diserzione contro Arturo Cannella, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi, 1920, busta n. 1091, fasc. n. 13444.
3C_2_Comunicazione dei Carabinieri di Bologna relativa ad Arturo Cannella, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1920, busta n. 1091, fascicolo n. 13444, carta n. 10.
3C_3-4_Verbale di arresto di Arturo Cannella, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1920, busta n. 1091, fasc. n. 13444.
3C_5_Processo contro Primo Bassoli, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1919-1920, busta n. 1091, fasc. n. 13447.
3C_6-7_Corrispondenza del prigioniero di guerra Primo Bassoli, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1919-1920, busta n. 1091, fasc. n. 13447.
3C_8_Comunicazione dei Carabinieri di Camugnano sull’imputato Olindo Nucci, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1920, busta n. 1144, fasc. n. 15205.
3C_9_Ordine di scarcerazione di Olindo Nucci, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1920, busta n. 1144, fasc. n. 15205.
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