ALESSANDRO FONTANA
print this pageLA STORIA DI UN ECLETTICO INVENTORE
Autore: Marica Guccini
Il cittadino dalmata sessantasettenne Alessandro Fontana, di professione dentista chirurgo, è denunciato per spionaggio dal Tribunale militare di guerra di Venezia il 26 maggio 1915.
Già da alcuni giorni Fontana era scrutato dall’occhio attento delle autorità per via del vociare di diversi cittadini circa i suoi strani interessi. Pare che, infatti, Fontana avesse insistito con il proprietario di un’abitazione per poter salire sul suo terrazzo dal quale si ammirava un’ottima vista sull’Arsenale, richiesta che nel clima di sospetto in cui viveva la città all’indomani della dichiarazione di guerra, non poteva che valergli l’accusa di spionaggio.
Durante l’interrogatorio Fontana spiega come in realtà avesse voluto visitare il terrazzo di casa Carraro perché lo riteneva interessante per il suo progetto di realizzazione di terrazze coltivate, irrigate con appositi canali, che sarebbe dovuto essere stato presentato anche al ministro Salandra.
Dai documenti sequestrati emergono informazioni su un altro progetto sostenuto dal singolare inventore, quello di un sanatorio navale mobile contenente le migliori tecnologie dell’epoca, che Fontana dichiara di aver finanziato vendendo due abitazioni al prezzo di 50.000 lire. Alla luce di tali dichiarazioni, l’ufficiale istruttore appone una nota in calce al verbale dell’interrogatorio: «si da atto che dal contegno dell’imputato, dalle sue spiegazioni fornite con prolissa verbalità e con slancio entusiastico, dall’espressione del volto e dalle divagazioni del discorso, si ha l’impressione che il Fontana sia un semi squilibrato, di quelli che, assorbiti in un progetto, dedicano alla loro idea tutto il loro tempo e tutte le loro forze.»
Dagli interrogatori di altri imputati si scopre che da tempo Fontana andava sottoponendo i suoi “progetti umanitari” ad ingegneri, costruttori, marinai, trattenendo corrispondenze con diverse signorine che avrebbe voluto assumere come impiegate della nave sanatorio, e delle quali trovava gli indirizzi sui giornali. La documentazione del processo riporta la traduzione di queste lettere inviate alle signore austriache alle quali, tuttavia, Fontana non esprimeva mai il suo vero intento lasciando piuttosto trasparire un probabile interesse matrimoniale.
Per Fontana è dichiarato il non luogo a procedere il 22 giugno 1915.
DIDASCALIE
5B_1-2_Verbale dell’interrogatorio dell’imputato Alessandro Fontana, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1915, busta n. 759, fasc. n. 11.
5B_3_Comunicazione della Questura di Venezia sull’imputato Alessandro Fontana, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1915, busta n. 759, fasc. n. 11.
5B_4_Lettera dell’imputato Alessandro Fontana dal carcere, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1915, busta n. 759, fasc. n. 11
5B_5_Traduzione della lettera inviata da Constantina all’imputato Alessandro Fontana, in ASBO, Tribunale militare di guerra di Venezia, Processi 1915, busta n. 759, fasc. n. 11.
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