COMMISSIONE PRIGIONIERI DI GUERRA
print this pageAutore: Laura Carboni
Nel carteggio bolognese della Croce Rossa si ritrovano attestate le attività delle Commissioni per prigionieri di guerra, istituite nel 1915 per raccogliere informazioni sui soldati dispersi o deceduti e per occuparsi della spedizione di pacchi contenenti viveri, medicinali e indumenti da parte delle famiglie, che facevano capo al comitato bolognese. Uno dei campi che vide il maggior numero di soldati italiani internati fu quello di Mauthausen, nell’Austria superiore, come testimonia una lettera inviata da un parente al presidente del comitato regionale di Bologna, richiedendo il rimpatrio del nipote, ormai prigioniero da tre anni. Numerosissime sono le lettere di lamentela pervenute presso la sede regionale di Bologna in cui vengono richieste spiegazioni in merito alla mancata consegna o allo stato del pacco. Le autorità governative italiane consideravano la prigionia, soprattutto quella successiva alla disfatta di Caporetto, come una forma di diserzione attuata in maniera premeditata. Per questo motivo decisero di affidare la responsabilità dell’intera vicenda alla Croce Rossa Italiana. In questo modo, la CRI divenne l’ente ufficiale preposto a tale compito. Bologna nel 1916 divenne un centro dotato della propria sezione pane, in cui si preparava, si confezionava e si inviava questo importante bene deperibile. Infatti, con un versamento di lire 7 fatto da parte della famiglia, la sezione si assumeva in carico il soldato, al quale spettavano di diritto l’invio di 8 Kg di pane al mese. Successivamente fu spedito un particolare tipo di pane biscottato, che poteva durare oltre un mese e adattarsi agli sbalzi di temperatura senza subire alterazioni. I pacchi venivano spediti dopo essere passati al vaglio dell’ufficio di censura. Sui manifesti della Croce Rossa comparivano gli orari e le attività giornaliere degli uffici, mentre sui giornali venivano riportate le cifre relative ai quantitativi di lavoro svolti. In una lettera appare l'elenco nominativo delle "signore" e "signorine" componenti la Commissione dei prigionieri di guerra ed internati civili e il personale dell'ufficio.
DIDASCALIE:
2C_1_Lettera con richiesta di rimpatrio del soldato prigioniero, in ASBO, Croce Rossa Italiana. Comitato Provinciale di Bologna, busta n. 18, Comitato Comunale Pieve di Cento 1918.
2C_2_Lettera sul servizio di invio pacchi da parte della sezione di Pieve di Cento, in ASBO, Croce Rossa Italiana. Comitato Provinciale di Bologna, busta n. 18, Comitato Comunale Pieve di Cento 1918.
2C_3_Avviso della Commissione Prigionieri di Guerra di Ravenna, in ASBO, Croce Rossa Italiana. Comitato Provinciale di Bologna, busta n. 18, Comitato di Sezione Ravenna 1918.
2C_4_L’Opera dell’Ufficio prigionieri di guerra in Il Piccolo Corriere di Romagna, n.123 del 3 Aprile 1918-ASBO in Croce Rossa Italiana. Comitato Provinciale di Bologna, busta n.16, Atti non protocollati.
2C_5-7_Elenco nominativo componenti commissione e ufficio prigionieri di guerra di Ravenna, in ASBO, Croce Rossa Italiana. Comitato Provinciale di Bologna, busta n. 18, Comitato di Sezione Ravenna 1918.
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