L’Ente per la Colonizzazione del Delta Padano, istituito nel 1951 per gestire, nei territori del Delta, la riforma agraria sulla base della “legge stralcio” dell’anno precedente.
L’Ente, alle dirette dipendenze del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, si impegnò negli anni Cinquanta e Sessanta in nuovi interventi di bonifica (oltre a quelli già attuati nell’Ottocento e durante il periodo fascista) e soprattutto nell’esproprio e nell’assegnazione delle terre rese coltivabili (terre nuove) alle popolazioni del Delta per modernizzare e dare un futuro, a un’area tradizionalmente depressa e povera e per trasformare i braccianti in piccoli proprietari terrieri e coltivatori diretti.
Divenuto Ente Delta Padano nel 1966 e, dopo la nascita della Regione Emilia-Romagna, trasformato in Ente Regionale di Sviluppo Agricolo (ERSA) nel 1977, l’Ente è stato poi soppresso nel 1993; funzioni residue, personale e patrimonio sono stati trasferiti all’Assessorato regionale all’agricoltura.
Un patrimonio che comprende anche l’ingente archivio fotografico ricco di oltre 55.000 fotografie, tra positivi, negativi e diapositive e 183 pellicole, tra film completi e materiali di lavorazione. L’archivio è conservato nella fototeca dell’Istituto regionale per i beni culturali, che negli ultimi anni si è incaricato di garantire la buona conservazione dei materiali e di catalogare e digitalizzare tutte le immagini.
Nel suo insieme esso costituisce una testimonianza rara e unica di un momento nodale dello sviluppo economico regionale nei suoi molteplici aspetti: la reinvenzione di un territorio con tutte le conseguenze di ordine naturalistico e ambientale, le trasformazioni economiche e sociali, la storia politica dei primi decenni del secondo dopoguerra e dei governi centristi che si sono succeduti nel periodo, la costruzione del consenso, l’iconografia del privato.
La mostra, allestita dal 9 al 30 novembre 2011 nella Sala D’Ercole, in Piazza Maggiore a Bologna, è stata realizzata dall’Assessorato all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna e dall’Istituto regionale per i beni culturali.
Leggi il testo di Franco Cazzola, La riforma agraria nel Delta Padano
Leggi il testo di Isabella Fabbri, Ieri e oggi