L'incisore: Giacomo Franco
print this pageGiacomo Franco svolse a Venezia un’intensa attività di incisore ed editore di libri e stampe, iniziata alla fine degli anni Ottanta del Cinquecento e protrattasi nel primo decennio del secolo successivo.
Attivo inizialmente come incisore, probabilmente sulla scorta dell’esempio paterno, nel 1579 pubblicò sul verso del frontespizio delle Risposte di Tiberio Deciani, il ritratto dell’autore, credibilmente la sua prima opera nel campo dell’illustrazione libraria. Da quel momento fino al 1595 – anno di stampa de Il Franco, modo di scrivere cavalleresco moderno… intagliato e pubblicato da Giacomo Franco, che segnò l’inizio della sua attività editoriale – Giacomo lavorò come incisore per conto di altri editori veneziani, partecipando a moltissime pubblicazioni dedicate ai più svariati argomenti per le quali incise frontespizi e tavole.
Nel 1584 uscirono per Bernardo Giunti le Metamorfosi di Ovidio con le
“nuove figure intagliate in rame, da messer Iacopo Franco huomo d’aprovato valore in quest’arte”
come venivano definite nella dedica, e nello stesso anno Giacomo firmava il frontespizio delle Imprese illustri di Girolamo Ruscelli, edite da Francesco de’ Franceschi.
Nello 1596 Franco pubblicò poi, dedicandola ad Andriana, moglie di Jacopo Palma il Giovane, la Nuova invenzione di diverse mostre così di punto in aere come di reticelli, una raccolta di disegni di merletti, e, nel 1598, il Viaggio da Venetia, a Costantinopoli per mare.
Ristampò alcune opere di Enea Vico e quella dei Cinque ordini di architettura di Jacopo Barozzi (1603), quest’ultimo dedicato allo stesso Palma, cui lo legavano rapporti di amicizia e una collaborazione culminata nel 1611 nel De excellentia et nobilitate delineationis libri duo, un trattato che presenta nel primo libro studi anatomici del pittore e nel secondo studi di cammei e soggetti “all’antica”, incisi da Battista Franco e forse ritoccati dal figlio. È questa l’ultima opera edita da Giacomo, la cui fama rimane peraltro legata soprattutto agli Habiti d’huomeni et donne venetiane con la processione della Ser.ma Signoria ed altri particolare, una raccolta edita nel 1610, in cui compaiono non solo vari costumi maschili e femminili, ma anche l’illustrazione di alcune feste e cerimonie pubbliche che si tenevano all’epoca nella città di Venezia.