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print this pageL’oggetto della rappresentazione è un mappamondo cordiforme (proiezione del globo allora conosciuto a forma di cuore) con tutti i nomi geografici in lettere arabe, attorniato da una lunga glossa in turco-ottomano di 292 righe di diversa lunghezza (140 a destra, inizio del testo, e 152 a sinistra). Nella parte inferiore del Mappamondo sono presenti una sfera armillare e due sfere celesti che, facendo riferimento a quanto osservato dall’abate Assemani, farebbero riferimento a rappresentazioni occidentali del tempo, quali quella di Albrecht Dürer.
Il tutto è incorniciato da una stringa a motivi floreali interrotta solo dal titolo della mappa: "Kemâlîyle naqš olunmıš jümle jihân nümûnesi", traducibile come “Perfetta e completa incisione e descrizione di tutto il mondo”.
Dalla lunga glossa presente nel Mappamondo possiamo anzitutto ricavare alcune informazioni che riguardano il supposto autore della mappa, Hajji Ahmed di Tunisi. Tale Hajji Ahmed si sarebbe formato nella scuola coranica della città di Fez, a nord del Marocco. È fatto poi fatto prigioniero in Europa e comprato da un uomo colto e buono che gli permette di praticare la propria fede secondo gli insegnamenti dell’Islam. Quello stesso padrone gli avrebbe commissionato la "traduzione" in lingua turca dei testi presenti sulla mappa nel 967 dell’Egira (3 ottobre 1559- 21 settembre 1560 d.C.).
Le altre informazioni riguardano note a carattere generale sulla geografia e sui continenti, sui sette sovrani e sui dodici Paesi a quel tempo ritenuti più importanti. I sovrani e i Paesi sono collegati rispettivamente a sette corpi celesti e dodici segni dello zodiaco.
Il testo della glossa è stato diviso dal Ménage in cinque sezioni, dalla parte destra alla parte sinistra. La presentazione delle sezioni pare non seguire un particolare ordine logico, ma ciascuna sezione segue uno schema fisso nel presentare le informazioni: coordinate geografiche del territorio in oggetto, confini, informazioni sulla popolazione.
1. Prologo. A partire dalla parte destra della glossa, dalla riga 1 alla 12 si ha una presentazione dei riferimenti dell’autore agli scritti del cartografo Abul-Feda;
2. Introduzione. Dalla riga 13 alla 39 vengono introdotte le prime note geografiche. Tra l’altro, riferimenti ai Poli, ai Tropici e all’Equatore, le relazioni tra i 12 principali Paesi e i 12 segni zodiacali e quelle tra i 7 principali regnanti e i 7 pianeti celesti.
3. Descrizione dei continenti. Dalla riga 40 alla 96 vi è la descrizione dei continenti con le relative coordinate geografiche e con cenni ai principali sovrani: Africa (righe 40-62), Europa (63-84), Asia (84-89) e “Nuovo Mondo” (90-96);
4. Descrizione delle principali dodici province del mondo e dei sette grandi signori. Dalla riga 97 della parte destra fino alla riga 140, termine della parte destra, e dalla riga 1 alla 127 della parte di sinistra sono elencati secondo un particolare ordine logico i 12 principali Paesi e i 7 principali sovrani del mondo, i relativi riferimenti ai pianeti e ai segni dello zodiaco. Sempre presenti sono i cenni a coordinate geografiche, confini, attività cultuali e culturali, economiche e commerciali.
Vengono sotto riportati in ordine (pN per Paesi e rN i regnanti) gli elenchi e gli abbinamenti (entro parentesi quadre) come presentati sulla Mappa:
p1. Maghrib (Maghreb, Africa settentrionale) [Cancro];
p2. La Terra dei Neri (Sudan) [Scorpione];
p3. Temistian (Messico) [Vergine];
p4. Perù [Acquario];
r1. Khan di Cina e Khotan (Cina occidentale) [Luna];
p5. Turchestan (territori di Afghanistan, Cina occidentale, Kazakistan, Kirghzistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan) [Sagittario];
p6. Arabia [Toro];
p7. La Terra di Monomatapa (Mozambico) [Gemelli];
r2. Imperatore di Abissinia [Saturno];
r3. Il Sultano Ottomano [Sole];
r4. L’imperatore di Francia [Venere];
r5. L’imperatore di Spagna [Giove];
p8. Italia [Leone];
p9. Portogallo [Pesci];
p.10. Alaman (Germania) [Ariete];
p11. Sarmazia (Moscovia) [Capricorno];
r6. L’imperatore di Qizilbash (lo Shah di Persia, Iran) [Marte];
r7. L’imperatore di Bengala (Bangladesh-India) [Mercurio];
p12. Malabar (India meridionale) [Bilancia].
5. Epilogo. Dalla parte sinistra, dalla riga 128 alla 152, possiamo ricavare un epilogo. Si hanno informazioni sull’autore e sulle sue origini, sul testo e sui possibile "errori" di traduzione, giustificati secondo la sentenza "Iddio solo conosce la Verità!". Tale sentenza rappresenta anche l'explicit, ovvero il sigillo, della glossa.