Rieti, 1858-1895. Proposta di transazione cogli eredi Avv. Felice Flavoni
Archivio di Stato di Rieti, Archivio storico comunale di Rieti, Titolo 7 - Lavori pubblici, b. 262 “Teatro, 1853-1895”, “Proposta di transazione cogli eredi Avv. Felice Flavoni per spese sostenute nella causa contro la Società del Teatro Nuovo”
- estremi cronologici
- 22 maggio 1858 - 17 agosto 1895
- descrizione fisica
- 128 carte sciolte
Il fascicolo è composto su indicazione del Sindaco a stralcio di ogni diritto e pretesa della vedova di Felice Flavoni, signora Iacoboni Francesca relativamente alla causa del marito contro la Società, in occasione della successione dei beni agli eredi (minuta del certificato del Sindaco al 17 agosto 1895). Dalle copie di atti e lettere riprodotte nei Summaria è agevole ricostruire alcuni eventi occorsi durante la costruzione del Teatro: tra cui la protesta pubblica degli azionisti di fronte al lievitare delle spese, i dispacci di risposta del Ministro dell’interno e le summae dell’istanza contro il socio Flavoni (renitente l’aumento di quota sociale a compensazione dei maggiori costi, condannato a pagare per la sua parte ogni arretrato; il quale presenta istanza di rescissione dalla Società ed ottiene il rovesciamento della parte, ed un credito liquidato a rate dal Comune quale concessionario del Teatro) e delle lettere salienti dalla Società al gonfaloniere sulla progressione di aumento delle spese rispettivamente a scudi quaranta, cinquanta e settantamila (24 ottobre 1854-22 maggio 1857).
- “Relazione del sottoscritto ingegnere intorno l’importo del grandioso Teatro che si sta costruendo nella città di Rieti”, dell’ing. Tito Armellini, 14 gennaio 1860: la mole che torreggia sopra la piazza del Leone è pressoché rettangolare, lunga mt 57.20 (palmi architettonici 257.4) dal portico sulla piazza principale al muro posteriore su vicolo De Marco. E’ largo mt 36 (palmi 162) dal muro laterale di piazza Clarelli al vicolo delle Maestre Pie; è alto mt 28 (palmi 126) dal piano di vicolo De Marco. Occupa una superficie di ca. mt quadri 1700 ed un volume di ca. mt cubi 35000. (Riferimenti in lettere a parti di un’illustrazione non presente). Della struttura, hanno grande rilevanza le parti accessorie, “destinate alla comodità ed al decoro”: portico, biliardo, sala da caffè, “(…) una grandiosa sala (…) atta a darvi feste da ballo (…)” di palmi 67x49 e l’abitazione del custode. L’architetto deve notare che l’estetica è stata sacrificata per la comodità nei muri divisori tra i palchi, che tagliano i vani delle finestre, per i retro camerini dietro ai singoli palchi, inutili in un Teatro di provincia, e per l’ingresso principale, posto non al centro del portico ma in un angolo di esso. Vengono altresì notati gli “sconci” di rampe principali ripide e volte ad armatura lignea ad alto rischio di incendio, e lo sperpero di armature di tetto realizzate in costosi e “straordinari bordonali di abete” al posto delle più moderne accavallature di ferro. Il palcoscenico si dice di “riprovevolissima costruzione” e l’immensa sala da ballo è sopra “sottili volte di mattone in foglio”, passibile di crolli: com’è già accaduto nello stesso Teatro e prima a Roma in quello del Collegio Pio dell’architetto Sarti. A spiegazione dell’eccezionale aumento di spesa è addotta l’infelice scelta del luogo, che avrebbe imposto occupazioni di proprietà, spese di stipulazioni, demolizioni, allargamento di strade ed allargamento della piazza incontro al palazzo Vincenti; nonché un imponente sbancamento per arrivare a terreno stabile su cui poggiare le fondamenta, fino a palmi 80 di profondità. Nell’apprezzamento dello stato lavori si citano spese omesse o mal calcolate, segnalando le progressive e più forti differenze di realizzazione rispetto al piano originale. Alla data del 14 gennaio 1860 sono stati spesi scudi 38741, 34.6, con una spesa rimanente di scudi 25106, 09.9, per una stima finale di costruzione di scudi 63848, 09.9.
- Da “Summarium”, Disposizioni preliminari di Capitolato per la costruzione del Nuovo Teatro in Rieti del 10 gennaio 1853: la spesa viene prevista in somma di scudi 25.000, il Teatro da realizzarsi in quattro anni. Il nome previsto è Teatro comunale, o Velino, di previsti quattro ordini di palchi oltre il lubione, da 23 palchi ciascuno.