Viterbo, 1834. Teatro del Genio: controversia con il primo basso Pietro Giani
Archivio di Stato di Roma, Segreteria per gli affari di Stato interni, poi Ministero dell'interno, b. 1771, fasc. "Viterbo".
- estremi cronologici
- 2 aprile 1834 - 9 aprile 1834
- descrizione fisica
- 1 fascicolo di carte sciolte
Ricorso del cantante Pietro Giani al cardinale Gamberini segretario di Stato per gli affari interni per essere riammesso al Teatro di Viterbo ove è assunto con contratto e da cui è stato allontanato dall'impresario Ercole Tinti, in seguito a un diverbio. Pietro Giani era stato precedentemente allontanato anche dal Teatro Valle e risposta del delegato apostolico di Viterbo il 9 agosto 1834 scrive al segretario di Stato per gli affari interni
trascrizione
"Il Basso cantante Pietro Giani fu uno degli attori l'anno scorso nel teatro di questa Città. La di lui condotta riprovevole, e cagionando dispiacenze, e disturbi pubblici, obbligò a farlo restringere in Carcere per richiamarlo al dovere, sebbene con poco, o niun profitto. Scritturato anche in quest'anno per la Stagione del prossimo autunno (...) giunto in questa Città giorni addietro, e rinnovatesi forti urti fra lui, e l'Impresario, che mi facevano temere serj disturbi, ed incominciatosi dal Gianni a fanaticare i discoli giovinastri di questa Città feci al medesimo intendere, che sarebbe stato meglio per lui il ripartirne, giacché per le ragioni enunciate non gli avrei potuto permettere di qui soggiornare. Convinto per se stesso il Giani interpose alcuno della Deputazione dei pubblici spettacoli presso di me, affinché avessi ottenuto dall'Impresario Tinti un compenso, che venne fissato di comune accordo, e colla mediazione dell'avvocato Ottati, e Gregorio Gasparoli in scudi trenta (...)".