Corneto, 1852. Varia corrispondenza sulla stagione teatrale: la deputazione in gran fermento
Archivio Storico Comunale di Tarquinia, Carteggio amministrativo, tit. XIV, fasc. 11, 4881
- estremi cronologici
- 3 febbraio 1852 - 16 novembre 1852
- descrizione fisica
- Il fascicolo 4881 è composto da 34 cartelle
1. Titolo: Zanetti, debito - Landini
Descrizione: Carteggio con Zanetti per danni subiti dal teatro
Contenuto: Minuta per il gonfaloniere di Imola del 3 febbraio 1852. Il Comune ha ottenuto alcuni denari che gli doveva lo Zanetti e ne aspetta altri.
Da Ancona scrive Luigi Zanetti su carta intestata il 23 giugno 1852 propone la compagnia;
Avviso straordinario a stampa sugli spettacoli della Compagnia Zanetti in Ancona. (in allegato)
Elenco della compagnia a stampa (in allegato)
Il 20 luglio rispondono allo Zanetti, minuta, in cui si informa sulla presa in considerazione dell'offerta ma che deve "esaurire anche più facilmente al di lei impegno verso questo Comune". Altra minuta, scritta lo stesso giorno, in cui si capisce come il Zanetti debba al Comune una certa quantità di denari.
Il 26 agosto una minuta apparentemente non collegata alle precedenti. Scrive il gonfaloniere a Crispino Mariani che si trova a Livorno. Lo informa che l'altro deputato teatrale, Lorenzo Benedetti, si trova a Viterbo gli ha fatto sapere che a Viterbo si terranno recite coll'impresario del Teatro Capranica ma che lo stesso non ha potuto fare altrettanto per Corneto. Bisognerà, quindi, trovare altra compagnia e se risulterà possibile fare ciò al Mariani in Toscana con la scorta di 120 scudi (anche con una compagnia mediocre pur di non restare senza "divertimenti nel prossimo autunno”).
Minuta con cui il 27 settembre si scrive al sig. Parsi che: "Il sig. Luigi Dasti ha comunicato a questa Magistratura, e Deputazione Teatrale la di lei lettera del 24, colla quale viene a proporci per nostro Teatro nel prossimo ottobre la Compagnia Landini e Fondati nella di lei parola circa l'abilità della Compagnia, noi progettiamo per la medesima una scorta di sc. 150".
Il 28 settembre risponde il Parsi che in realtà ce ne vorranno 200 di scudi. All'interno carta con elenco della Compagnia (in allegato)
Il 30 settembre minuta per il Parsi con la scrittura per la compagnia.
Contratto firmato dal Raffaello Landini (in allegato).
Minuta per delegato apostolico del 14 ottobre in cui si chiede autorizzazione per agire nel teatro con la Compagnia Landini per 25 rappresentazioni. Si viene a conoscenza che tale compagnia agiva in Civitavecchia.
Risposta del delegato il 15 con nullaosta.
Minuta del 28 settembre 1852 diretta a Emilio Monti, direttore teatrale in Viterbo, in cui si comunica che non si può concludere positivamente il contratto in quanto è "invalsa nella Città una opinione non del tutto favorevolissima alla Compagnia".
2. Titolo: Feoli e Vestri
Descrizione: Concessione del teatro alla compagnia Feoli e Vestri pe le tre sere della festa di Maria SS. Ma. di Valverde. Carte relative
Contenuto: Il 17 aprile 1852 da Civitavecchia scrive il Parsi. Avverte che quella sera stessa la Compagnia Feoli e Vestri si esibirà a Civitavecchia. Richiede perciò se sono interessati ad ospitarli in Corneto per la futura festa di Valverde.
Il gonfaloniere di Civitavecchia F. Guglielmi, scrive il 21 aprile, al gonfaloniere di Corneto che la Compagnia Feoli e Vestri potrà esibirsi per tre sere della festa di Valverde, ma "senza cessar di agire qui nel Teatro Trajano".
Minuta di rispota scritta il 23 aprile. Ringraziamenti.
Richiesta autorizzazione e assenso del delegato apostolico.
3. Titolo: Wellenfeld
Descrizione: La compagnia drammatica di L. Wellenfeld domanda il teatro per il prossimo carnevale.
Contenuto: Da Perugia il 22 ottobre, Lodovico Wellenfeld scrive per ottenere il teatro in carnevale per la "Compagnia da me condotta che per abilità, corredo, repertorio, costumi sarà degna dell'approvazione del pubblico".
4. Titolo: Informazioni su compagnie
Descrizione: I comuni di Fermo e di Rieti domandano informazioni sulla compagnia drammatica Landini. Riscontri
Contenuto: Il 30 ottobre 1852 il gonfaloniere Cordella di Fermo, Coredella, chiede informazioni "sullo stato economico" della compagnia condotta da Cesare Pitta.
Minuta con risposta del 4 novembre. La Compagnia in cui Cesare Pilla è il primo attore è detta andini e Compagni. "Tra le compagnia di second'ordine non è sotto la mediocrità, avendo un primo attore, una prima donna, un'amorosa giovine, una madre nobile, ed una servetta che disimpegnano lodevolmente le proprie parti. Le parti generiche ed ingenue sono pure mediocramente sostenute, e quella di caratterista è disimpegnata da un dignitoso stenterello. L'amoroso è assolutamente debole. La condotta poi di tutti gl'individui è lodevolissima sott'ogni rapporto.
Lo stato economico, per quello che riguarda soltanto gl'interessi di questa piazza, non è in disesto, per altro non credo le sarebbe possibile intraprendere un lungo viaggio, senza la certezza di un sussidio all'arrivo della nuova piazza. ..."
Nuova del gonfaloniere di Fermo dove il 9 novembre in cui ringrazia per le informazioni date sulla compagnia a lui presentata "sotto il nome di Pilla". Trascrive, dunque, l'elenco a lui consegnato e chiede se possibile verificare un confronto con quello che agisce a Corneto". Elenco in allegato.
Minuta di risposta del 14 novembre. Il gonfaloniere di Corneto, Domenico Boccanera, avverte che i soggetti che non figurano in tale elenco sono la coppia Landini e la famiglia Zanetti: prima donna e caratterista la prima coppia che "disimpegna insieme le parti dello stenterello" e la famiglia Zanetti che esercita le ultime parti. "Alla prima donna veggo che si sostituirebbe la prima amorosa Penelope Pincristiani, la quale in questo carattere si sostiene lodevolmente, non saprei poi dirle se in genere sia in grado di disimpegnare tutte le parti di una prima Donna per non averne qui fatto prova, come non sono a portata di conoscere quale degli uomini venga sostituito in caratterista ..."
Da Rieti il 10 novembre 1852 scrive il gonfaloniere Cavimentini chiede informazioni sempre sul capocomico Cesare Pilla e cioè: "Quale sia la condotta morale ed il merito degli attori; quale lo stato economico; se sia corredata di decente vestiario, e scenario analogo alle produzioni che rappresenta, e se di queste possegga uno scelto e moderno Repertorio."
Minuta di risposta del 15 novembre 1852 del gonfaloniere. Dopo aver nuovamente indicato il diverso nome con cui agisce la compagnia in Corneto, scrive, come in precedenza, che non è tra le compagnie di second'ordine sotto la mediocrità. Il primo attore Pilla, la prima donna Landini, l'amorosa Penelope Pincristiani fanno un lavoro lodevole, gli altri appena sufficiente. Solo l'amoroso è assolutamente debole. La condotta di tutti è lodevolissima. La situazione economica non è in dissesto. "Il vestiario è decoroso e la compagnia ha posto in essere anche qualche parte di scenario suo proprio, sebbene il nostro Teatro sia fornito di tutto l'occorrente. Il repertorio non potrebbe dirsi di questo totalmente moderno, oltreché le produzioni vi hanno quasi sempre innestata la maschera dello stenterello".
Richiesta del Landini per poter estrarre una tombola.
Il 14 novembre minuta con cui si fa presente la richiesta del Landini, che ha dato prova di buona condotta, alla delegazione apostolica.
Diniego della delegazione del 16 novembre in quanto è stata già concessa una per la festa di Valverde il 26 aprile e il Ministero dell'Interno ne ha limitato i permessi ad una sola.