Venturoli, Giuseppe

Ingegnere

qualifica
Ingegnere
data di nascita e morte
Bologna, 21 gennaio 1768 – Bologna, 19 ottobre 1846

Biografia

Studiò nella sua città natale, dove ebbe come insegnante di matematica Sebastiano Canterzani e sostenne la tesi in filosofia il 16 aprile 1789. A 23 anni fu nominato aggregato all'Accademia delle Scienze di Bologna. Nel 1795 gli venne assegnata la "lettura onoraria" di Matematiche nell'Università di Bologna, tre anni dopo quella "stipendiaria". Nel 1791 divenne segretario aggiunto dell'Accademia e nel 1797 professore sostituto di Storia naturale. Nel 1802 gli fu assegnata la cattedra di Matematiche applicate nella rinnovata Università di Bologna. Infine fu chiamato a Roma da Papa Pio VII, che il 23 ottobre 1817 lo nominò Presidente del Consiglio idraulico e Direttore della Scuola degli Ingegneri, che fu la prima in Italia, seguita da quelle di Milano e di Napoli. Qui rimase fino alla morte. Tutti i lavori di Venturoli riguardano l'idraulica, sia teorica che applicata. In particolare si ricordano le ricerche sul moto piano dei fluidi entro due linee rette e quelle sull'efflusso da vasi conici. L'opera più celebre di Venturoli è il trattato Elementi di meccanica e d'idraulica, di cui furono pubblicate in vita tre edizioni (1806-1807, 1809, 1817), e molte altre furono stampate dopo la sua morte. Su consiglio di C. Babbage e J. F. Herschel ne fu curata una traduzione inglese, apparsa nel 1822 e nel 1823. In un numero limitato di pagine l'autore riesce a passare in modo elegante dalle teorie più astratte e generali alle applicazioni. Il primo volume è dedicato alla meccanica, il secondo è un completo trattato di idraulica. Fu membro delle Accademie delle Scienze di Bologna, di Torino, di Napoli, dei Lincei, dell'Istituto Lombardo, dei XL, ecc.

Necrologio
M. Brighenti, Giuseppe Venturoli, Nuovi Annali delle Scienze Naturali, 2, 8, 1847, pp. 5-30, 185-192.

sitografia

http://www.sism.unito.it/node/m_italiani/biografie/altri/venturoli.html