Cerroni, Cesare

Librettista, commediografo, pubblicista

qualifica
Librettista, commediografo, pubblicista
data di nascita e morte
Sezze, 29 maggio 1829 - 13 febbraio 1859
Cerroni, Cesare - Museo archeologico comunale di Sezzezoom
Cerroni, Cesare - Museo archeologico comunale di Sezze

Biografia

... vi è un dipinto molto bello che raffigura un ritratto virile di un anonimo nobile di Sezze, elegantemente vestito, seduto vicino un tavolo con elaborato calamaio; nella mano destra regge dei guanti, nella sinistra ha un libro sul cu dorso si legge "Opere Teatrali” ... Il dipinto che può essere datato intorno alla metà del XIX secolo probabilmente raffigura il conte Cesare Cerroni... ("Lunario romano", 1984).

Cesare Cerroni nasce a Sezze il 29 maggio 1829 nel seno della nobile famiglia dei conti Cerroni. Coltiva gli studi e si dedica alla letteratura, divenendo ben presto uno degli animatori dell'Accademia degli Abbozzati. Nel 1845, a soli 16 anni, sposa la nobile romana Amalia de' Cinque sua coetanea, con la quale condivide la passione per il teatro e per la musica. Il 2 luglio 1855 nel Teatro a Sezze mette in scena a proprie spese l'opera buffa Antonio il masnadiero di cui ha scritto il libretto, posto in musica dal romano Nicola Alberini, maestro di cappella e direttore della Banda musicale della città. L'anno seguente l'opera va in scena nel Teatro di Frosinone con il titolo Il Masnadiero e in quello di Veroli. A Roma nell'estate dello stesso anno, al Mausoleo di Augusto la Compagnia Pezzana rappresenta la sua commedia in tre atti Il Borsajuolo, riproposta l'anno seguente al Teatro Valle. Cerroni intanto scrive sulla rivista musicale "L'Eptacordo Frontespizio Giornale poligrafico di teatri, belle arti e varietà"  che ha iniziato le sue pubblicazioni il 10 marzo 1855 e nel marzo del 1857 entra a far parte del comitato direttivo. Molto apprezzato nell'ambiente teatrale romano, è ammesso come socio nell'Accademia dei Quiriti e, con la moglie Amalia anche nell'Accademia filodrammatica romana ed è nominato socio onorario della Società Filodrammatica de' Nascenti e della Società Filodrammatica degli Adulti, costituitesi a Livorno, rispettivamente, nel 1852 e nel 1856, e socio corrispondente dell'Accademia Filarmonico-dram­matica di Narni nata anch'essa nel 1856. Nel 1858 pubblica il copione della commedia Il Borsajuolo presso la Libreria teatrale di Angelo Romei a Firenze. La commedia viene riproposta quell'anno dalla Compagnia drammatica romana diretta di Luigi Domeniconi al Teatro Apollo di Roma, ma non incontra il pieno  consenso del pubblico e incorre nei rigori della censura pontificia. Luigi Domeniconi, allora, nella stagione autunnale dello stesso anno, ripropone il testo al Teatro Filodrammatico di Trieste, dove invece riscuote un successo tale che, sempre a Trieste il 1° e il 4 novembre, rispettivamente al Teatro Mauroner e al Teatro Filodrammatico, la Compagnia drammatica romana mette in scena altri due nuovi drammi di Cesare Cerroni, intitolati I due ladri e Il legato di una madre. I successi triestini promettono per Cerroni una brillante carriera che però, pochi mesi dopo, il 13 febbraio 1859, è tragicamente stroncata dalla morte che gli amici imputano alla vita sregolata e all'eccessivo lavoro del giovane autore.

bibliografia:

Il Borsajuolo Commedia in tre atti del conte Cesare Cerroni, Firenze, presso la Libreria teatrale di Angelo Romei, 1858.

Notizie varie, in "La Musica. Giornale letterario artistico teatrale", 18 agosto 1855, p. 230. Leggi l'e-book.

O. I., Teatri, in "L'Artiere. Foglio di scienze applicate", 28 aprile 1858, p. 29.

“Il Diavoletto, Giornale triestino", 6, 24 e 26 ottobre 1858, 1° e 4 novembre 1859, pp. 1095, 1167, 1173, 1199, 1207. Leggi l'e-book.

M. Carcani, Necrologia, in "Il Filodrammatico. Giornale scientifico letterario artistico teatrale", 16 febbraio 1859, p. 133. Leggi l'e-book.

“Rivista contemporanea”, 16 (1859), pp. 186-187;

V. Prinzivalli, Accademia filodrammatica romana: memorie, Terni, Tip. ed. dell'industria, 1888, p. 142. Leggi l'e-book.

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G. Mazzoni, A. Vallone, Storia letteraria d’Italia, L'Ottocento, vol. 2, F. Vallardi, 1964, p. 212.

L. Zaccheo, F. Orsini, I due palazzi comunali di Sezze, in "Lunario romano", vol. XIV “Palazzi municipali del Lazio”, a cura di Renato Lefevre, Roma, F.lli Palombi, 1984, pp. 645-659.

M. Marino, M. Conati, La Musica, 1855. La musica, 1857-59, Centro internazionale di ricerca sui periodici musicali, University of Maryland at College Park. Center for Studies in Nineteenth-Century Music U.M.I., 1989; pp. 33, 49.

I Libretti d’opera dei Teatri Romani (secoli 17.-19.) conservati nella Biblioteca Musicale Governativa del Conservatorio di Musica di S. Cecilia di Roma,  [progetto della Regione Lazio], CD-rom, Roma, GAP digital imaging, [2009], s.v.

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S. Tosti-C. Rossetti, Continuità e Mutamento nel processo risorgimentale. Il caso di Sezze, in Aa.Vv., Risorgimento e territori. Contributi al processo unitario dall'area laziale. “Rivista Storica del Lazio”. Numero monografico, a cura di Monica Calzolari e Giorgina Scardelletti, Roma, Gangemi, 2011, pp. 223-233, spec. p. 231.

L. Borghi, Il medico di Roma: Vita morte e miracoli di Guido Baccelli (1830-1916), Roma, Armando Editore, 2015, pp. 90-91. Leggi l'e-book.